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carabinieri-web136 maggio 2013
Reggio Calabria. Con un blitz scattato stamane i carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria hanno arrestato 22 soggetti appartenenti e contigui alla 'ndrangheta nella sua articolazione territoriale denominata ''locale di Galliciano''', operante a Condofuri (Rc) e territori limitrofi, nonché nella provincia di Viterbo, dove venivano riciclati i proventi illeciti dell'attività mafiosa.

Lo comunica una nota dei carabinieri precisando che l'ordinanza di custodia cautelare emessa - su richiesta della Direzione distrettuale antimafia - dal G.i.p. presso il tribunale di Reggio Calabria. I destinatari del provvedimento sono ritenuti associazione di tipo mafioso; detenzione illegale di armi comuni da sparo; concorso in riciclaggio; concorso in impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita. Il tutto con l'aggravante delle finalità mafiose ex art 416 bis del Codice penale.

Nel corso dell'attività investigativa, avviata nel settembre del 2009 - spiega la nota - i carabinieri hanno accertato come nel comune di Condofuri(Rc) siano operanti 3 locali di 'ndrangheta: Condofuri Marina, San Carlo e Gallicianò.

Le indagini hanno ulteriormente consentito di confermare e documentare le attività criminali e le sue dinamiche interne, anche attraverso l'assegnazione di cariche e gradi.

Le investigazioni hanno inquadrato le attività della famiglia a capo della locale di Gallicianò ed hanno consentito individuare un rodato sistema di riciclaggio di denaro che, partendo dalla Calabria, era ripulito attraverso le ditte ubicate nel Viterbese per tornare successivamente nel capoluogo reggino.

Contestualmente all'esecuzione del provvedimento restrittivo, viene eseguito un decreto di sequestro probatorio di 6 aziende, operanti nel settore dei trasporti, ortofrutticolo ed immobiliare.

Le indagini sono state coordinate dal procuratore capo di Reggio Calabria, Cafiero de Raho e dal procuratore Aggiunto, Nicola Gratteri.

ASCA