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25 marzo 2013
Torino. Sarà la prima volta di Nevio Coral, sindaco di Leinì per diversi anni, davanti ai giudici al processo Minotauro, sulle infiltrazioni della 'ndrangheta nel torinese. Coral, che è imputato per concorso esterno in associazione mafiosa, sarà ascoltato in mattinata nell'aula bunker del carcere delle Vallette di Torino.
All'ex politico la Procura contesta i contatti con alcuni personaggi legati alla 'ndrangheta sul territorio tra appalti e scambio di voti. Il procuratore capo di Torino, Gian Carlo Caselli, durante la conferenza stampa sull'operazione dei carabinieri che nel giugno 2011 aveva portato in carcere quasi 150 persone, lo aveva definito ''il biglietto da visita della 'ndrangheta da spedire al mondo politico piemontese''.
Non trattiene le lacrime Nevio Coral mentre nell'aula bunker del carcere delle Vallette di Torino ripercorre la sua storia politica davanti ai giudici del processo Minotauro. Con la voce rotta l'ex sindaco di Leinì ricorda la sua ''discesa in campo'' nel 1994 per guidare il comune di Leinì e la fondazione dell'associazione culturale ''Nuove Energie'' con l'obiettivo di coinvolgere la società civile nella politica. ''Ero il Grillo di quel tempo - ha detto - ma con i piedi per terra e abbiamo stravinto''.

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