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lombardo-pm9 marzo 2013
La mafia del potere. Chi volesse capire cosa sia realmente la mafia dovrebbe vivere per un po’ nella trincea di Reggio Calabria.
Il potere ha bisogno di affidabilità per tutelare i propri sporchi affari. Il potere ha bisogno di servi fedeli su cui contare. Ecco perchè in questo Paese gli incarichi non vengono mai assegnati per competenze e meriti. REGGIO CALABRIA RAPPRESENTA LA VERGOGNA DI UNO STATO CHE SI DICE DI DIRITTO MA TALE NON È. DA UN ANNO SI ATTENDE LA NOMINA DEL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA.
Ritornano alla mente le parole di Giovanni Falcone, più attuali che mai "Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande. Si muore spesso perché non si dispone delle necessarie alleanze, perché si è privi di sostegno.La mafia colpisce i servitori dello Stato che lo Stato non è riuscito a proteggere". Io aggiungerei che lo Stato non vuole proteggere per ne' scomodi, come nel caso del Pm della Dda reggina, Giuseppe Lombardo, privato dei suoi stretti collaboratori, lasciato solo con tutto il peso e la responsabilità di indagini delicatissime che vedono coinvolto il sistema del potere in tutta la sua perversione e complessità. E questo sistema che si sente minacciato nella sua atavica impunità manda i pacchi bomba.
Lombardo è stato lasciato a combattere in prima linea in piena solitudine, depositario di scottanti risultanze investigative, e di questo più d'uno dovrà risponderne alla pubblica opinione e a Dio per chi ci crede.

Adriana Musella
Presidente Coordinamento Nazionale Gerbera Gialla
www.riferimenti.org