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5 gennaio 2013
Torino. Case, cascine, terreni e auto tra la Val d'Aosta e la Calabria per un valore di circa 700mila euro e conti correnti e buoni postali per circa 20mila euro. Sono i beni sottoposti a sequestro preventivo dai carabinieri di Torino su disposizione del Tribunale di Aosta e riconducibili a Giuseppe Nirta, 60enne originario di San Luca (Rc) ma residente a Quart (Aosta) e appartenente secondo gli inquirenti al clan 'ndranghetistico dei Nirta. Giuseppe Nirta si trova attualmente in carcere a Bologna dopo la condanna in via definitiva per traffico di droga. Era stato arrestato nel giugno 2009 insieme ad altre quattro persone per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti: secondo l'accusa il gruppo importava cocaina dalla Colombia e dal Venezuela in Italia e Olanda. L'ordinanza, firmata dal presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale di Aosta, Massimo Scuffi, su richiesta della Procura di Torino, riguarda immobili e terreni ad Aosta e nei dintorni, in particolare a Quart e Charvensod, e a Bovalino (Reggio Calabria).

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