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25 ottobre 2012
Locri. La 'Ndrangheta stava progettando un attentato contro il procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone.

E' quanto si evince da un'informativa della Direzione distrettuale antimafia di Torino, secondo quanto riferiscono fonti investigative, emersa nel corso dell'operazione contro la malavita organizzata calabrese che ha portato due giorni fa all'arresto di 22 persone tra il Piemonte e la Calabria.

"Nel gennaio di quest'anno - documenta l'informativa della Dda torinese, riferendosi ad una intercettazione - una coppia di malavitosi ha fatto esplicito riferimento alla preparazione di un attentato nei confronti del procuratore capo della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone, da compiersi in Calabria".

I padrini, nella conversazione intercettata, discutevano anche delle "sorti" di altre due toghe impegnate nella lotta al crimine organizzato: il procuratore capo della Repubblica di Torino Giancarlo Caselli e del procuratore aggiunto della Repubblica di Reggio Calabria Nicola Gratteri.

"Stanno rompendo i coglioni", dicono nel dialogo intercettato riportato nell'informativa.

Ventidue persone sono state arrestate martedì su ordine del gip di Torino in un'indagine sulle infiltrazioni della 'Ndrangheta nella politica piemontese. Altre 150 furono arrestate con la stessa accusa nel giugno 2011 nell'ambito di una maxi-operazione, denominata "Minotauro", il cui processo è in corso da pochi giorni a Torino.

Reuters

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