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19 ottobre 2012
Reggio Calabria. La capolista del Pd alle elezioni comunali Antonia Lanucara si lamentò che nella zona sud della città i componenti della cosca Caridi non le permettevano di affiggere i manifesti elettorali e lei si rivolse alla cosca Rosmini. E' quanto emerge dall'ordinanza di custodia cautelare eseguita questa mattina dalla squadra mobile di Reggio Calabria nell'operazione 'Cartaruga' che costituisce il terzo atto dopo 'Alta tensione' 1 e 2 e l'operazione 'San Giorgio'.
L'anno scorso era stato arrestato il consigliere comunale Giuseppe Plutino, che era il candidato a favore del quale la cosca Caridi si spese preservando lo spazio nel bar che aveva rifiutato i manifesti di Antonia Lanucara. La candidata del Partito democratico cercò un esponente dei Rosmini per risolvere la situazione e gli affidò il compito di affiggere i suoi manifesti elettorali. Carmelo Mandalari vi riuscì confermando, sostengono gli inquirenti, di essere un personaggio di rilievo nella zona sud di Reggio Calabria legato alla cosca Rosmini.

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