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17 luglio 2012
Cosenza. Rilasciavano certificati sanitari che accertavano patologie neuropsichiatriche incompatibili con il carcere, al fine di favorire esponenti delle cosche di 'ndrangheta. In sei sono finiti in manette nell'operazione 'Villa verde' eseguita dagli uomini del Ros e del Comando provinciale di Cosenza. Si tratta di quattro medici e due mogli di esponenti della criminalità organizzata.

Il Tribunale di Catanzaro ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare per i reati di corruzione in atti giudiziari, falsa perizia, false attestazioni in atti destinati all'autorità giudiziaria, abuso d'ufficio, procurata inosservanza di pena e istigazione alla corruzione, aggravati dalle finalità mafiose.

Al centro dell'indagine ci sono i rapporti di complicità tra alcuni medici e le cosche Forastefano di Cassano Jonio e Arena di Isola Capo Rizzuto (Crotone), finalizzati a evitare il carcere agli affiliati. Due dei camici bianchi sono in servizio alla struttura sanitaria "Villa Verde" di Cosenza, uno è primario in una struttura pubblica a Reggio Calabria e l'altro è medico legale a Catanzaro.

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