Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

2 aprile 2012
Vibo Valentia. La Direzione investigativa antimafia di Catanzaro ha confiscato beni mobili ed immobili per un valore complessivo di oltre cinque milioni di euro riconducibili ad Antonio Mancuso, 73enne di Limbadi, sorvegliato speciale di polizia, uno dei capi carismatici della cosca omonima di Limbadi, noto come zio 'ntoni. Il provvedimento di confisca, adottato dal Tribunale di Vibo Valentia, rappresenta una conferma della solidità delle investigazioni patrimoniali che nel giugno dello scorso anno portarono al sequestro, su richiesta del direttore della Dia, di 73 appezzamenti di terreno, sei fabbricati e alcuni rapporti bancari. Il Tribunale «ritiene -si legge nel provvedimento- che i gravi precedenti giudiziari e di polizia del Mancuso siano di per sè indicativi di una pericolosità sociale concreta ed attuale, rilevatrice di una scelta criminale ben radicata». Mancuso, dal 1989 a oggi, secondo quanto emerso dagli accertamenti, ha prodotto dichiarazioni dei redditi pressochè nulli, e comunque «capacità reddituali inidonee a giustificare gli investimenti societari ed immobiliari direttamente o indirettamente riconducibili al proposto».

Adnkronos