Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

23 febbraio 2012
Reggio Calabria. Cinque tra funzionari e tecnici dell'Aterp ed i titolari di 10 aziende del reggino sono indagati in stato di libertà per associazione mafiosa, intestazione fraudolenta di valori, corruzione e falso ideologico nell'ambito di un'inchiesta della Dda che ha disposto nei loro confronti delle perquisizioni in corso di esecuzione da parte dai finanzieri del Gruppo di Reggio Calabria. Le ditte e società di costruzioni e lavori edili coinvolte nell'inchiesta sono aggiudicatarie di appalti dall'Ente. L'indagine mira ad accertare la possibile commistione tra il gestore di fatto di una ditta di Reggio Calabria, già condannato definitivamente per associazione mafiosa, ed un funzionario dell'Aterp il quale, grazie agli stretti legami di amicizia instaurati, si sarebbe prodigato per far affidare alla ditta intestata alla moglie del pregiudicato lavori pubblici d'urgenza da parte dell'Ente, successivamente subappaltati ad altre ditte compiacenti al fine, secondo l'ipotesi degli investigatori, di non incorrere nelle misure patrimoniali antimafia. I comportamenti illeciti sarebbero stati posti in essere anche da altri tecnici e funzionari dell'Aterp. Secondo l'ipotesi dell'accusa, i funzionari Aterp affidavano la ristrutturazione di immobili alle ditte in cambio di lavori privati su beni di proprietà degli stessi funzionari. Accertamenti sono in corso anche per verificare se i preventivi di spesa relativi ai lavori siano stati «gonfiati» per fare guadagnare di più le ditte amiche.

ANSA

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos