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20 gennaio 2012
Reggio Calabria. «Le persone arrestate, ognuna per la propria parte, avevano contribuito a costruire nel tempo una voluminosa cartella clinica intestata a Giuseppe Pelle, funzionale ad attestare la sua incompatibilità con il regime carcerario dichiarando falsamente che fosse colpito da 'depressione maggiorè, diagnosticatagli in più occasioni e da più medici, tant'è che nel 2008 Giuseppe Pelle era stato scarcerato». A dirlo è stato il procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, in merito all'operazione dei carabinieri che ha portato all'arresto di sei persone tra le quali due medici ed un avvocato. «Tutto ciò - ha aggiunto - con l'intento di rientrare a casa, anche ai domiciliari, per curare meglio il proprio potere utilizzando patologie per così dire 'astrattè. L'obiettivo, naturalmente, era quello di convincere i periti della sussistenza della patologia». «L'operazione 'Reale - Ippocratè - ha sostenuto Pignatone - può essere definita come la quarta puntata delle indagini emerse a seguito delle intercettazioni ambientali nell'abitazione di Giuseppe Pelle». Per il gen. Mario Parente, vicecomandante nazionale del Ros, «l'indagine conferma il potere di infiltrazione della cosca Pelle in settori professionali, nel mondo politico e universitario, mantenendo rapporti consolidati con medici compiacenti che sono stati oggetto di indagine anche in passato come sospetti fiancheggiatori del boss di San Luca». Nel corso dell'operazione, ha detto il col. Pasquale Angelosanto, comandante provinciale dei carabinieri, sono state effettuate numerose perquisizioni a casa degli arrestati. «Nell'abitazione di un medico - ha detto - sono stati scoperti e sequestrati 135 mila euro». Il comandante del Ros di Reggio Calabria, col. Marco Russo, ha reso noto che il medico del 118 Francesco Moro veniva intercettato nel febbraio 2010 mentre si rendeva disponibile ad assecondare la richiesta di Giuseppe Pelle di inscenare un finto malore dovuto ad uno stato d'ansia simulato. «Nel corso del lungo dialogo - ha aggiunto - il medico suggeriva a Pelle l'esatto comportamento e le modalità da tenere per rendere quanto più verosimile l'intervento, che lo stesso Moro definiva 'un film bellu e pulitù».

ANSA