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di AMDuemila
“Ogni anno nell’anniversario della morte di Falcone, della moglie e della sua scorta si ripete, purtroppo, questa triste ricorrenza utile per far capire chi è stato quel grande uomo di Falcone. Ma purtroppo si ripetono anche le solite parole che il giorno dopo si dimenticano”. E’ così che ha ricordato il 28° anniversario della strage di Capaci, il testimone di giustizia Luigi Coppola. “Le mie sono parole che il giorno dopo non dovranno essere dimenticate, perché sono parole di chi da 20 anni è in prima linea contro la Camorra e non solo il 23 maggio di ogni anno. - ha scritto in una nota - Io onoro Falcone ogni giorno, ma ogni giorno mi sento sempre meno creduto e meno vicino allo Stato. Come del resto i tanti che denunciano, che rischiano di diventare credibili solo se verranno ammazzati”. “Vi confido una cosa, molto spesso le mie figlie mi chiedono se ne è veramente valsa la pena, la mia risposta è sì. Perché se tutti si girano dall’altra parte le mafie vinceranno. - ha concluso Coppola - Loro mi rispondono che forse vedranno riconoscere tutto ciò solo quando la Camorra le renderà orfane”.

Foto © Shobha

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