Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

La seconda sezione della Corte d'Assise di Palermo ha condannato i pentiti Francesco e Andrea Lombardo, padre e figlio, originari di Altavilla Milicia (Palermo) per l'omicidio di Vincenzo Urso, giovane imprenditore ucciso nel paese a 12 chilometri dal capoluogo siciliano il 25 ottobre 2009. Francesco Lombardo, considerato il capomafia di Altavilla, ha avuto 12 anni, il figlio Andrea 10 anni e 6 mesi. Entrambi collaborano con la giustizia dal 2017 e dopo una lunga indagine hanno ammesso i fatti a loro attribuiti, indicando anche responsabilità di altre persone che saranno processate nei prossimi giorni. Nel processo erano costituiti parte civile la madre e il fratellastro di Urso, Maria Parisi e Pietro Incandela, che avranno rispettivamente una provvisionale di 50 mila e 30 mila euro. Urso sarebbe stato assassinato perché aveva fatto concorrenza ai Lombardo, peraltro padre e fratello della sua ex fidanzata. Il giovane, che aveva meno di 30 anni quando fu ucciso, non sarebbe stato alle regole di Cosa nostra nella spartizione degli appalti per lavori pubblici e privati nella zona di Altavilla Milicia, Casteldaccia e Bagheria (Palermo). Prima della sua uccisione si tenne un summit in una macelleria di Altavilla, in cui si decise di eliminarlo.

AGI

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos