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Palermo. "Peppino Impastato è un grande esempio di coraggio. Il coraggio di ribellarsi alla prepotenza, di sfidare apertamente il potere mafioso, di rifiutare ogni forma di conformismo criminale. Mise i suoi ideali davanti a tutto, senza paura, in anni in cui questo coraggio si pagava con la vita, e infatti fu assassinato da Cosa nostra. Ma non fu solo vittima della mafia, fu vittima anche dello Stato, quello Stato che prima lo lasciò solo e che poi per anni non cercò mai davvero la verità sui suoi assassini". Lo ha detto l'ex pm Antonio Ingroia, ricordando Peppino Impastato a 40 anni dal suo assassinio, a margine della presentazione a Roma del libro di Francesco Toscano "Dittatura finanziaria". Ingroia ha ricordato anche la figura di Aldo Moro, nel quarantesimo anniversario del suo omicidio ad opera delle Br: "La sua morte - ha detto - significò per l'Italia la fine di un percorso di crescita estremamente importante. Il suo sequestro e il suo assassinio, capitoli ancora bui della nostra storia, determinarono la fine di un processo politico che avrebbe potuto fare dell'Italia una democrazia adulta, matura". "Proprio tornando a riscoprire i valori che questi due uomini, molto diversi tra loro, hanno rappresentato - ha concluso Ingroia - potremo ricostruire su basi più forti quest'Italia oggi alla deriva".

ANSA

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