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gdf web18Contro clan Mangialupi, sequestrati beni per 10 milioni
MESSINA, 27 MAR - Finanzieri del Gico del nucleo di polizia tributaria di Messina stanno eseguendo ventuno ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di presunti appartenenti al clan mafioso di 'Mangialupi' di Messina. Sono accusati a vario titolo tra l'altro di associazione mafiosa finalizzata all'estorsione e allo spaccio di droga. Durante l'operazione, denominata 'Dominio', sono stati sequestrati anche beni del valore di oltre 10 milioni di euro. I dettagli dell'operazione, che vede impegnati 190 uomini e 50 mezzi, saranno resi noti in una conferenza stampa che si svolgerà stamani alle 10.30 al Comando provinciale della Guardia di Finanza di Messina. Le persone arrestate stamani dalla Guardia di Finanza a Messina sono Domenico La Valle, Paolo De Domenico, Francesco Lagana', Antonio Scimone, Alfredo Trovato, Salvatore Trovato, e Giovanni Megna, indicati come appartenenti al clan di Mangialupi e accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata allo spaccio, estorsioni, scommesse e detenzione videoslot illegali. Con le accuse a vario titolo di furto, spaccio di droga, estorsioni, detenzione di armi sono stati invece arrestati Alberto Alleruzzo, Francesco Alleruzzo, Angelo Aspri, Giovanni Aspri, Carmelo Bombaci, Nunzio Corridore, Santo Corridore, Francesco Crupi, Domenico Galtieri, Giuseppe Giunta, Daniele Mazza, Francesco Russo, Gaetano Russo e Mario Schepisi. Per tre persone è stato disposto l'obbligo di firma. Figura cardine dell'indagine l'impreditore Domenico La Valle, imprenditore collegato al clan Mangialupi che avrebbe costituito il punto di riferimento economico del clan Mangialupi facendo da contraltare al ruolo operativo dei fratelli Trovato. I finanziari hanno sequestrato tre società operante nel settore del noleggio di apparecchiature di gioco e scommesse, diciotto immobili, tra cui una lussuosa villa con piscina, un prestigioso appartamento con attico, una rivendita di generi di monopolio, e una imbarcazione per un valore complessivo di 10 milioni di euro.


Mafia: operazione Gdf a Messina; clan finanziato da videoslot
MESSINA, 27 MAR - Ruota attorno alla figura dell'imprenditore Domenico La Valle, titolare di un noto bar pasticceria ma attivo anche nel settore del noleggio di apparecchi da gioco videoslot e scommesse, l'operazione Domino della Guardia di Finanza nei confronti del clan Mangialupi di Messina. Nell'ambito dell'operazione sono state sequestrate 159 macchinette e 369 schede elettroniche alterate per ridurre la possibilità di vincita. Secondo gli inquirenti questa attività avrebbe fruttato oltre 1 mln e ottocento mila euro in sei anni. La Valle possedeva anche una sala giochi, una rivendita di tabacchi e un distributore di benzina. L'ufficio all'interno del distributore costituiva una vera e propria "cassa continua" dell'organizzazione. Già in passato la Guardia di Finanza, aveva sequestrato all'interno di una botola ubicata nella cabina del distributore, oltre 140 mila euro in contanti Gli arrestati, facendo leva sulla forza intimidatrice dell'organizzazione, avrebbero compiuti diversi raid criminali per mantenere il controllo del territorio. In un caso avrebbero scoperto gli autori di un furto facendosi restituire il bottino, in un altro avrebbero picchiato un cittadino extracomunitario, reo solo di avere conseguito una consistente vincita giocando con le macchinette riconducibili al clan, in un'intercettazione, infine, progettano di 'gambizzare' una persone che aveva fatto un torto. Al clan si rivolgevano anche comuni cittadini, come ad esempio una persona al quale era stato rubato il cane da caccia che l'organizzazione avrebbe poi fatto ritrovare.

ANSA

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