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Oggi 23 Maggio 2016 abbiamo partecipato a Firenze alla giornata in ricordo del Giudice Falcone.
Perché:
1) Il giudice Falcone è stato colui che per primo ha capito che la mafia o la si condannava all’ergastolo ostativo in regime di 41 bis o avrebbe comandato dal carcere continuando a esser sempre padrona.
2) Si è visto benissimo quanto il 41 bis sia odiato dalla mafia, tant’è che il 27 Maggio 1993 a Firenze in via dei Georgofili ha ucciso in nome e per conto dell’annullamento del 41 bis.
3) Il maxi processo istruito da Falcone, oggi, dopo ancora trent’anni, è ancora la strada maestra  per la lotta alla mafia. La mafia va condannata con sentenze passate in giudicato, sentenze rapide ed efficaci, infatti noi stiamo aspettando la deposizione della sentenza per D’Amato Cosimo l’uomo che ha manovrato l’esplosivo di via di Georgofili.
4) Gli incontri come quello di Campi Bisenzio, nel ricordo di Falcone, e come quello che ci sarà in Regione il 26 Maggio prossimo in ricordo della strage di via dei Georgofili, incontri rivolti alle giovani generazioni che sono parte integrante della società civile, sono incontri sui quali si confida affinché memoria e legalità diventino lo spauracchio di cosa nostra. Non come fu del 1992, subito dopo la morte dei due giudici, quando Brusca ebbe a dire: la mafia ha preso solo atto della presunta rivolta civile contro la mafia.
5) La mafia "cosa nostra" deve davvero temere la presa di coscienza delle istituzioni che animano le giovani generazioni contro la mafia.

Non abbiamo potuto dire tutto ciò né lentamente, né velocemente perché i tempi della diretta di Rai 1, sono sempre galeotti per le vittime di mafia, non lo sono invece stati per il figlio di Salvatore Riina.
Diamo quindi alle agenzie i punti del nostro presunto intervento alla diretta di Rai 1 il giorno dell’anniversario della morte di Falcone che non è potuto andare in onda.
Ringraziamo immensamente il MIUR per giornate come questa che comunque fanno sperare che è possibile che con buona volontà possano esserci tempi migliori e giusti, quando le voci delle vittime di mafia non saranno offuscate da tempi troppo stretti per esprimersi.

Giovanna Maggiani Chelli
Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili

ANTIMAFIADuemila
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