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borsellino murales rovinatoMurale del giudice imbrattato con un simbolo fallico (già cancellato) e una scritta Il sindaco: «Non sono gesti politici, ma goliardici: non so più come commentarli»
di Serena Arbizzi
Un atto vile, codardo, che si ripete ormai con una frequenza inaccettabile e che viene duramente condannato perché offensivo nei confronti di una persona che ha pagato con la vita la propria integrità morale e la lotta contro le mafie. Il murale dedicato al giudice Paolo Borsellino, assassinato durante la strage di via D’Amelio il 19 luglio del 1992, è stato nuovamente imbrattato. Questa volta in modo ancora più pesante rispetto alle precedenti, ammesso che esistano diversi gradi per definire le oscenità disegnate su un muro che vuole rendere tributo a una figura che ha speso la propria esistenza in nome della giustizia. Nella notte fra mercoledì e giovedì, alcuni vandali, si sono “divertiti” a disegnare un simbolo fallico sul muro che sorge nel piazzale della Meridiana, dietro alla sede centrale degli uffici postali. Il disegno sprezzante e ingiurioso è stato eseguito sul volto del giudice ed è stato accompagnato da una scritta, “I love Moldavia”, che sembrerebbe senza significato, se non quello di rovinare deliberatamente, quasi in segno di sfida, dopo gli episodi precedenti, il muro che ospita l’opera. Nella mattinata di ieri il Comune ha provveduto a nascondere il simbolo fallico, mentre la scritta rimane e verrà ripristinata dai ragazzi dell’associazione Il Mostardino, i quali hanno realizzato la parte del murale che raffigura Borsellino, che sorge accanto ad altri personaggi noti per aver lottato per la libertà. Si sta lavorando, inoltre, perché il murale venga rimesso a posto definitivamente il 18 maggio, durante la Primavera del volontariato, quando al piazzale della Meridiana arriverà la “biblioapa”, ovvero una biblioteca viaggiante a bordo di un’apecar, presentata ufficialmente a Carpi da Rita Borsellino, sorella del magistrato. In quella data, il muro potrebbe essere rimesso “a nuovo” definitivamente dai ragazzi del Mostardino insieme a quelli di Libera. La città di Carpi molto legata a Borsellino: alla Casa del volontariato sorgerà infatti l’unico Centro studi intitolato al magistrato al di fuori della Sicilia. «Non si sa più come commentare questi episodi – commenta il sindaco Alberto Bellelli – La cadenza e il modo in cui si manifestano i vari casi conferma che siamo di fronte a fenomeni non di tipo politico, ma goliardici. Il Comune è intervenuto ed è già in contatto con l’associazione Mostardino per rafforzare il ripristino».

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