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Palermo. Tra i beni sequestrati a Palermo su richiesta della Dda, perché riconducibili al boss Francesco Paolo Maniscalco, c'è anche la palestra Body Club di via Dante, già sequestrata il 31 maggio 2012 e riconsegnata dopo otto giorni al titolare - che l'aveva acquistata un anno prima - per effetto di un provvedimento del Tribunale del riesame, datato 8 giugno 2012, nel quale si legge della "mancanza di qualunque elemento indiziario di collegamento tra la vecchia e la nuova gestione". L'attuale proprietario, Domenico Caracausi, riteneva che la questione fosse definitivamente chiarita. "Ho prodotto tutti i documenti di cui sono in possesso - spiega -, le copie degli assegni con il quali ho acquistato la palestra, il contratto del mutuo di quindici anni, che tutt'ora pago, stipulato con la banca. Non ho idea di chi sia Maniscalco, l'acquisto l'ho trattato con la vecchia proprietaria, la signora Seminara". Quattro anni fa, ricorda Caracausi, "ho trascorso un'intera settimana davanti alla palestra per spiegare ai clienti che si trattava di un equivoco. La vicenda si sbloccò presto e per me la partita era chiusa".

ANSA

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