37 ordinanze Ps, tra indagati titolari onlus e onoranze funebri
Catania. Frange criminali che operano in alcuni di rioni di Catania e nell'hinterland etneo e legate alla cosca mafiosa Cappello-Bonaccorsi, specializzate nel traffico di sostanze stupefacenti, sono state disarticolate dalla Polizia di Stato che ha eseguito un'ordinanza nei confronti di 37 persone.
Le indagini della Squadra mobile hanno evidenziato il coinvolgimento nello spaccio di droga del titolare di una onlus che gestisce un servizio di ambulanze nel capoluogo etneo e di quello di una ditta di onoranze funebri, dove, secondo l'accusa, era stata realizzata la base logistica per l'organizzazione criminale.
L'ordinanza di custodia cautelare per i 37 indagati è stata emessa dal gip su richiesta della Direzione distrettuale antimafia (Dda) della Procura di Catania e ipotizza, a vario titolo, i reati di associazione mafiosa, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e reati in materia di armi, con l'aggravante del metodo mafioso.
Clan trasferiva droga in ambulanza con sirena accesa
In alcuni casi la sostanza stupefacente veniva trasportata all'interno di ambulanze di una Onlus, la "New Cittá di Catania", riconducibile a Salvatore Spampinato e Antonino Cosentino. E' uno dei particolari emersi durante le indagini che hanno portato all'arresto a Catania di 37 persone da parte della Polizia di Stato, che ha sgominato alcune frange criminali legate alla cosca mafiosa Cappello - Bonaccioni che operava in alcuni quartieri della città e nel suo hinterland. "Questa organizzazione è stata così tracotante - ha detto il procuratore della Repubblica Michelangelo Patanè durante la conferenza stampa in merito all'operazione - da utilizzare una ambulanza per il trasporto di stupefacenti. Veniva prelevato un quantitativo di droga e poi con l'ambulanza e con la sirena e il lampeggiante accesi veniva trasportata per eludere i controlli".
Ansa
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