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Napoli. "II premier Conte deve capire che bisogna mettere in campo un'economia di guerra, e come in ogni economia di guerra per ripartire ci vuole il pubblico, ci vogliono soldi pubblici. O si allenta tutto, sui vincoli, o non si riparte. Intanto facciamo debito, iniettiamo liquidità nelle tasche di chi è rimasto senza soldi. Con investimenti pubblici importanti, a sostegno delle categorie produttive, tutte, per evitare che le aziende chiudano per sempre, i negozi non riaprono. E tutto con un rischio gigantesco di criminalità". A dirlo è il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in un'intervista al quotidiano "Il Tempo". De Magistris sottolinea l'importanza di "essere rapidi per arrivare prima della criminalità, che ha liquidità, non ha burocrazia e sa dove bussare", e presenta le due misure prese dal Comune: "il Banco di mutuo soccorso, una base logistica nel centro di Napoli dove chi vuole donare porta farmaci, alimenti e noi con la rete dei volontari entriamo nelle case di chi più ha bisogno, e poi è operativo da questo fine settimana il Fondo comunale di solidarietà, un conto corrente dove il Comune ha messo una somma, il Governo, con una parte dei fondi arrivati a noi di quelli destinati ai Comuni, e le donazioni private. Con questi due provvedimenti arriviamo a coprire più o meno 50mila famiglie". E sui soldi de Magistris spiega che "è il Governo, non sono i Comuni, che deve iniettare liquidità a chi non ha un soldo in tasca. Tenendo anche conto che, se crollano i Comuni, dopo comincia a crollare tutto, perché non puoi più garantire assistenza al povero, all'anziano, la raccolta rifiuti, la illuminazione pubblica, finisce tutto".

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Foto © Imagoeconomica