Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Il sì dovrà essere confermato in Senato
di AMDuemila
La giunta per le Immunità del Senato ha dato il via libera al sequestro del computer di Armando Siri, ex sottosegretario leghista ai trasporti indagato per autoriciclaggio a causa di un prestito ottenuto da un istituto bancario di San Marino, con 13 voti favorevoli e 8 contrari. In particolare è stata la maggioranza a votare in maniera compatta per il sì mentre voto contrario è stato espresso dai senatori della Lega, di Forza Italia e di Fratelli d’Italia. La richiesta era stata presentata dal tribunale di Milano
Successivamente la Giunta ha incardinato la richiesta, sempre del Tribunale di Milano, del sequestro di un telefono cellulare in uso ad un collaboratore di Siri.
La decisione della Giunta, per diventare definitiva, dovrà essere confermata dall'Aula.
Siri è anche indagato per corruzione dalla Procura di Roma: avrebbe ricevuto 30mila euro da Paolo Arata, l’ex deputato di Forza Italia ora in affari con Vito Nicastri, condannato ieri a 9 anni per concorso esterno a Cosa nostra.

Foto © Imagoeconomica