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strada gino pp c imagoeconomicaDalle associazioni ai partiti, cresce il fronte contro le nuove norme su immigrazione e sicurezza. E il Pd lancia un referendum abrogativo
di Carmine Saviano
ROMA. E' da più parti indicato come il fronte, la linea di faglia, su cui esiste la possibilità di riorgannizzare da sinistra l'opposizione al governo gialloverde. Una nuova forma di resistenza civile. Il Dl sicurezza firmato Matteo Salvini. Anti-umanitario, ispirato a una logica punitiva, formalizzazione normativa della paura che attraversa il Paese. E proprio da sinistra arrivano oggi le critiche alle norme Salvini. "Penso che sia una forma di razzismo e di fascismo. Sono sicuro che questo decreto non passerà senza conseguenze e che porterà sofferenze in più per un sacco di gente perché si restringe di fatto la possibilità di aiutare le persone e questo è molto grave". Così Gino Strada, fondatore di Emergency, a margine della proiezione di un docufilm nel carcere di Poggioreale di Napoli in occasione della X edizione del Festival del Cinema dei Diritti umani.

Ma non c'è solo Strada. Proprio il tema della sicurezza è al centro dell'incontro promosso a Roma da Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, per gettare le fondamenta di un nuovo fronte politico, "ampio e aperto", in grado di creare una alternativa rispetto al "governo del rancore". Pugno alzato e applausi per l'ex magistrato. E la spinta ad andare avanti perché "questo Paese non è solo Matteo Salvini, ma esistono tante isole felici e realtà virtuose. C'è un immenso vuoto da riempire". E a segnalare come il decreto sicurezza agiti gli esponenti del Movimento Cinque Stelle, tra i presenti della convention anche Cristina Grancio, dissidente e fuoriuscita dal M5S: "Oggi inizia un cammino con quelli che credono nella coerenza. De Magistris questo cammino lo ha iniziato a Napoli e vuole proseguirlo in tutta Italia ed io da Roma gli sarò vicina".

E attacchi all'impianto del decreto Salvini arrivano anche dal Pd. Per Matteo Richetti si tratta di una operazione "di propaganda che crea insicurezza tra i cittadini e sofferenza tra i migranti". E il senatore dem, che corre per il congresso in ticket con Maurizio Martina, propone agli altri candidati alla segreteria del Pd di raccogliere le firme per il referendum abrogativo in occasione delle primarie previste per il 3 marzo. "Si mettono per strada persone che sono dentro un percorso di accertamento dello status di profugo, gli si toglie la copertura umanitaria, li si mette in condizione di passare un inverno complicato e non si modifica in nulla il percorso di integrazione".

repubblica.it

Foto © Imagoeconomica

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