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camera dei deputatiI nuovi presidenti escono 'vincitori' da una notte dei lunghi coltelli nella trattativa centrodestra-M5s, segnata fino all'ultimo dai veti incrociati
Il deputato del Movimento 5 stelle, Roberto Fico, è stato eletto presidente della Camera con 422 voti. Elisabetta Alberti Casellati, Forza Italia, è la nuova presidente del Senato, con 240 voti. E' la prima donna a ricoprire questo ruolo nella storia della Repubblica. I nuovi presidenti escono 'vincitori' da una notte dei lunghi coltelli nella trattativa centrodestra-M5s, segnata fino all'ultimo dai veti incrociati. I loro nomi arrivano dai verticidi Fi-Lega-Fdi, e dei Cinquestelle all'Hotel Forum, con Di Maio e Beppe Grillo. Il botta e risposta tra i partiti che hanno vinto le elezioni è andato avanti per tutta la notte. Dopo il passo indietro di Anna Maria Bernini, indicata da Salvini contro la volontà di Berlusconi, il M5s ha aperto uno spiraglio al Cavaliere a patto di avere i voti di Fi per un proprio candidato alla Camera: Di Maio, infatti, ha fatto sapere di essere pronto a votare 'Bernini o un profilo simile'. In questo spiraglio, l'ex presidente del Consiglio si è infilato cambiando cavallo, la Alberti Casellati al posto della Bernini, e ponendo però altre due condizioni. La prima al MoVimento Cinquestelle, il veto su Fraccaro alla Camera per ripagare con la stessa moneta quello di Romani al Senato. Così anche il candidato del M5s è costretto al 'passo indietro', come fa - ma solo dopo - il capogruppo azzurro a Palazzo Madama bocciato dai grillini. La seconda condizione è posta a Salvini: nel comunicato finale del vertice, il Cavaliere fa mettere a verbale una indicazione che tenta di bloccare la strada a un governo Lega-M5s. 'I leader del centrodestra - si legge - confermano le intese intercorse in questa fase non sono prodromiche alla formazione del governo e che non avranno nessuna influenza sul percorso istituzionale successivo per il quale l'indicazione spetterà al presidente della Repubblica. Confermano che in ogni caso vi è l'impegno di tutte le forze politiche del centrodestra a non ricercare accordi individuali per la formazione del governo'. Pace fatta nella coalizione che ha vinto le elezioni, dopo la fragorosa rottura di ieri? Improbabile. Ma il vertice di stamattina, l'accordo sui nomi e il testo del comunicato sono certamente segnali che, in vista della trattativa per il governo, il dialogo resta aperto e l'alleanza per ora non salta. La Lega fa sapere che il nome della Casellati è tutta opera di Berlusconi e che se Salvini ha ceduto è stato un atto di 'responsabilità per la compattezza del centrodestra'. Il Pd, fuori dai giochi, vota Giachetti e Fedeli come 'candidati di bandiera'. Renzi osserva che 'hanno deciso i caminetti'.

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