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fava claudio con daniele nuccio hannachi karimIn una campagna elettorale in cui il tema della lotta alla criminalità organizzata ha trovato poco spazio, si è tenuta ieri sera al comitato marsalese di Liberi e Uguali l’iniziativa “Mafia e Antimafia Oggi”, alla presenza del candidato alla Camera dei Deputati Daniele Nuccio, del deputato regionale Claudio Fava e del professore Karim Hannachi. Proprio dal silenzio sulle strategie di Cosa Nostra è partito il consigliere comunale lilybetano: “Perchè abbiamo archiviato questa narrazione, come se fosse una pagina di storia triste? E’ il più grande regalo che si possa fare alle mafie”. Nuccio ha parlato anche dell’eterna emergenza sui rifiuti che ha arricchito i gestori delle discariche vicini a Confindustria Sicilia e dell’aeroporto di Birgi: “Per anni è stato uno stipendificio per mettere lì qualche trombato della politica, senza che vi sia stata una strategia. Senza un aeroporto che funziona, tutto diventa inutile. Tuttavia, mi sottraggo alla linea di chi cerca il responsabile, oggi vanno cercate soluzioni, mettendo insieme le forze migliori che esprimono il territorio. Bisogna creare una rete per salvare il salvabile”.
Karim Hannachi, docente universitario di origini tunisine ma sposato con una donna di Mazara (città dove da tempo risiede) ha ricordato che le politiche del lavoro sono l’unica soluzione “per evitare che la mafia condizioni la libertà di voto”. Per Hannachi la Sicilia è “un’isola straordinaria che può essere salvata tramite lo strumento del voto”.
Anche Claudio Fava, vicepresidente della Commissione Antimafia nell’ultima legislatura e da novembre eletto all’Ars con la lista Cento Passi per la Sicilia, ha evidenziato i silenzi di questa campagna elettorale, in cui “l’unico elemento su cui si è cercato di richiamare l’attenzione è stata la paura”, mentre di mafia e corruzione si è preferito non parlare ritenendo che fossero argomenti che non avrebbero portato voti. Fava ha sottolineato le principali criticità che ancora gravano sulla Sicilia, dalla mancanza di acqua alle incompiute, passando per i fondi europei non utilizzati. Sul piano prettamente politico, si è augurato che dal 6 marzo Liberi e Uguali non resti una federazione di partiti ma dia vita a un progetto unitario. “Non bisogna essere necessariamente maggioranza per incidere sulla storia. Lo dico rispondendo a chi parla di voto utile. In realtà non c’è voto utile, perchè nessuno vincerà in questa campagna elettorale”. Infine, Fava ha lanciato un appello per invitare alla partecipazione al voto: “Se per rassegnazione decidiamo di non fare la nostra parte, di essere obbedienti, di votare il peggio, allora quando dal rubinetto non scorre acqua o la raccolta differenziata non funziona, non abbiamo più il diritto di ribellarci o lamentarci”.

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