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di maio luigi c ansadi Stefano Rizzuti
Luigi Di Maio attacca Silvio Berlusconi: “Caro Berlusconi, noi i bonifici li facciamo alle imprese italiane e ai cittadini italiani. Tu li hai fatti a Cosa Nostra. È scritto tutto nelle sentenze”.

Il candidato alla presidenza del Consiglio del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio attacca pesantemente Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia: “Caro Berlusconi – dice Di Maio da Bari – noi i bonifici li facciamo alle imprese italiane e ai cittadini italiani. Tu li hai fatti a Cosa Nostra. È scritto tutto nelle sentenze”. Il capo politico del M5s replica a una frase detta oggi da Berlusconi: “Oggi gli ho sentito dire ‘avete visto il M5s, hanno fatto in fretta a imparare a rubare’”. Ma, continua Di Maio, “entrambi gli schieramenti gareggiano nel candidare imputati, condannati e impresentabili”.

Di Maio non risparmia un attacco al Pd: "Dall'altra parte sto sentendo il Pd dire che noi siamo quelli che non sanno governare il Paese, ma loro che lo stanno governando passeranno alla storia come quelli che hanno fatto leggi tremende come il Jobs act e la legge Fornero”. E ancora, un attacco congiunto a Pd e Fi: “Renzi e Berlusconi sono giorni che dicono che se non c’è una maggioranza si va a votare. Lo sapete perché lo dicono? Avevano fatto una legge elettorale per mettersi insieme dopo le elezioni, solo che adesso il Pd ha il 20% e Forza Italia il 15 quindi non hanno la possibilità di fare l'inciucio e temono di dover venire a parlare con noi per fare un governo: noi oggi siamo la prima forza politica e tra qualche giorno potremo essere il primo gruppo in Parlamento e allora o si parla con noi per fare un governo o perderanno la poltrona per tornare a votare”.

Il capo politico del M5s sostiene che “non sapere chi siano i candidati alla presidenza del Consiglio degli altri schieramenti è un problema. E probabilmente nei prossimi sette giorni non lo verremo a sapere, perché queste non sono delle coalizioni ma grandi ammucchiate”. Inoltre, Di Maio ribadisce di non fidarsi del Pd nonostante le parole di Michele Emiliano che propone al Pd di appoggiare un governo a guida M5s: “Se ci saranno convergenze saranno su un contratto su un programma di lavoro, con nessuno scambio di poltrone. Il Pd, pur di restare aggrappato a qualcosa, dice che bisogna sostenere un governo nostro”.

La telefonata tra Di Maio e Di Battista
Video telefonata tra Di Maio e Alessandro Di Battista pubblicata su Instragram: nella conversazione il candidato premier afferma: “Ormai il bersaglio siamo noi ed è chiaro che loro devono colpire in tutti i modi. Non c’è nessun trattamento equo, ormai la prendo con filosofia, ma è chiaro che gli italiani devono dare una lezione col voto ai giornali e a questo sistema di disinformazione”.

"Non c’è nessun trattamento equo – continua Di Maio – la vicenda del sindaco di Acireale (Roberto Barabagallo) dimostra come il Pd stia raccattando voti con il voto di scambio e noi ci ritroviamo a parlare ancora del M5S che mette fuori chi sbaglia”. Di Maio chiude la telefonata con un annuncio: “Domani diciamo agli italiani un nome di un nostro ministro, a Raitre, insieme lanciamo uno dei nomi della nostra squadra”. I due saranno infatti ospiti della trasmissione ‘1/2 in più’ condotto da Lucia Annunziata.

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