di AMDuemila
Nel frattempo non cessano le proteste anti-governo
Davanti alla Corte distrettuale di Gerusalemme è ripreso il processo per corruzione, frode e abuso di potere apertosi a maggio contro il presidente israeliano, Benjamin Netanyahu, mentre non cessano le proteste che contestano la sua gestione della crisi sanitaria, dovuta alla pandemia di Covid-19. Quella di oggi è una seduta tecnica che volta a fissare il calendario delle prossime udienze in cui in aula sono attese le testimonianze. La giudice Rivka Friedman-Feldman del tribunale distrettuale di Gerusalemme ha stabilito che si inizieranno ad ascoltare i testimoni a partire da gennaio 2021, con udienze fissate tre volte a settimana. Inizialmente, secondo i media, sarà affrontato il Dossier 4000 relativo ai rapporti intercorsi tra il 2012 e il 2017 tra Netanyahu, all'epoca ministro delle comunicazioni, ed il mogul Shaul Elovitch della compagnia di tlc Bezeq, proprietaria del sito di informazione Walla. Poi saranno esaminati il Dossier 2000 (sulla natura dei rapporti fra Netanyahu e l'editore del tabloid Yediot Ahronot) ed infine il Dossier 1000 relativo a regali di valore ricevuti dai coniugi Netanyahu da importanti imprenditori.
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