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Bogotà. L’ex capo dei sicari di Pablo Escobar, Jhon Jairo Velásquez, alias "Popeye", è morto in un ospedale di Bogotà, dove era ricoverato dal 31 dicembre per un cancro allo stomaco. Vasquez era un malato terminale con metastasi al fegato, ai polmoni e in altri organi. "Popeye" era stato catturato il 25 maggio 2018 ed era accusato di associazione a delinquere ed estorsione. Mai pentito dei suoi numerosi crimini, aveva tatuata sull'avanbraccio una frase che amava esibire, "il generale della mafia". "Quando uccido una persone vado a casa, faccio una doccia e poi guardo la tv, vivo normalmente perché sono un assassino professionista", aveva dichiarato in una intervista ai media locali. Ha ammesso di aver ucciso almeno 300 persone e di essere coinvolto come capo dei sicari del cartello di Medellin in 3.000 omicidi tra il 1980 e il 1990. In carcere per 23 prima dell'ultimo arresto, è coinvolto in diversi fatti di sangue che hanno sconvolto il Paese, tra cui l'omicidio dell'ex candidato alla presidenza, Luis Carlos Gala'n Sarmiento, l'attentato a un volo della compagnia aerea Avianca che causò 107 morti e l'attacco dinamitardo alla polizia segreta di Bogotà.

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