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di Giuseppe Agliastro
Erano "radioattivi" i feriti del misterioso incidente nucleare avvenuto dieci giorni fa in un poligono nel nord della Russia. Eppure furono portati in un ospedale pubblico di Arkhangelsk senza avvisare i medici della situazione e mettendo quindi in pericolo sia il personale sanitario sia gli altri pazienti.
A rivelarlo è un'inchiesta del Moscow Times che fa luce su un'altra falla nella lacunosa gestione dell'emergenza da parte delle autorità russe.
Il Cremlino ha finora rilasciato poche informazioni sulla tragedia. A volte contraddicendosi.
Un atteggiamento inquietante che fa tornare in mente la catastrofe di Chernobyl e i tentativi sovietici di insabbiare la reale portata del disastro del 1986. "Dopo 33 anni - commenta uno dei dottori di Arkhangelsk - il nostro governo non ha imparato nulla e cerca ancora di occultare la verità". Lo scorso 8 agosto Mosca aveva infatti assicurato che il livello delle radiazioni non era aumentato dopo l'incidente, ma quattro giorni dopo ha dovuto ammettere che era salito di ben 16 volte a Severodvinsk, una città a 40 chilometri dal poligono dove - a quanto è dato sapere - il test di un motore missilistico atomico si è concluso con una devastante esplosione e con la morte di almeno cinque persone.

Chiesto di non divulgare dettagli
Le testimonianze rilasciate da cinque membri dello staff dell'ospedale di Arkhangelsk non fanno che rafforzare i sospetti che la Russia stia cercando di nascondere qualcosa. Pare infatti che i servizi segreti abbiano fatto firmare ai medici che hanno curato i feriti un documento in cui si impegnano a non divulgare i dettagli di quanto avvenuto. Gli 007 avrebbero inoltre distrutto tutti i dati sull'incidente conservati nei registri dell'ospedale.
I feriti erano tre. Furono portati in ospedale "nudi e avvolti in sacchi di plastica traslucidi". "Nessuno - spiega un chirurgo - ha avvertito che si trattava di pazienti radioattivi. I sanitari sospettavano qualcosa, ma nessuno ha detto loro di prendere delle precauzioni".
Adesso, sempre stando al Moscow Times, a un medico sono state trovate tracce di Cesio-137 nel tessuto muscolare. Il ministero della Salute assicura però di aver esaminato 91 sanitari e che in nessun caso sono stati riscontrati livelli pericolosi di sostanze radioattive. Ci si augura che questa volta la notizia corrisponda al vero.

La Stampa