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suu kyi c aung imagoeconomicaOng, 'non è più simbolo speranza' dopo vicenda Rohingya
Roma. Amnesty International ha annunciato che sta revocando il prestigioso riconoscimento di Ambasciatore della Coscienza alla leader birmana Aung San Suu Kyi, che è anche Nobel per la Pace, esprimendo "profonda costernazione" per il suo silenzio sulle "atrocità" compiute sulla minoranza musulmana dei Rohingya.
Si tratta solo dell'ultimo di una serie di riconoscimenti tolti alla leader de facto della Birmania che le erano stati tributato per il suo pluridecennale impegno per la democrazia e i diritti umani che le era costato 15 anni di arresti domiciliari durante la dittatura militare. "Siamo profondamente costernati che lei non rappresenti più un simbolo di speranza, coraggio e di indomita difesa dei diritti umani", ha scritto in una lettera a San Suu Kyi il segretario generale di Amnesty, Kumi Naidoo. "Il fatto che neghi la gravità e l'entità delle atrocità (contro i Rohingya) significa che ci sono poche speranze che la situazione possa migliorare", ha aggiunto.

ANSA

Foto © Imagoeconomica

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