Gaza, nuovi scontri al confine con Israele: uccisi due palestinesi, 150 i feriti

Morto il palestinese rimasto ferito la scorsa settimana
Due dimostranti palestinesi sono stati uccisi durante gli scontri con l'esercito israeliano presso la barriera difensiva tra Gaza e lo stato ebraico. Secondo quanto riporta l'agenzia palestinese Maan, riferisce anche di 150 feriti.
Sono stati sventati dai soldati israeliani dislocati lungo il confine con Gaza diversi tentativi da parte di dimostranti palestinesi di danneggiare i recinti di confine e anche di attraversarli, con la protezione di una densa cortina fumogena. Secondo il portavoce militare sono anche avvenuti tentativi di condurre "attacchi terroristici, mediante il lancio di ordigni esplosivi e di molotov". "I nostri soldati hanno impedito le infiltrazioni", ha concluso.
Il grosso dei manifestanti per la 'Marcia per il ritorno' appoggiata da Hamas è atteso alla fine delle preghiere del venerdì. Intanto fonti mediche nella Striscia hanno annunciato la morte di uno dei dimostranti ferito la settimana scorso nei violenti scontri con l'esercito. Alla vigilia della dimostrazione di oggi hanno invitato alla calma sia l'inviato del presidente americano Donald Trump in Medio Oriente, Jason Greenblatt, sia la Ue sia l'Egitto.

Gaza: Ue invita a responsabilità e moderazione
Bruxelles. "Alla luce dell'annuncio di ulteriori manifestazioni a Gaza nei prossimi giorni, l'Unione europea invita tutti gli interessati, da tutte le parti, ad agire con la massima responsabilità e moderazione per evitare che si ripeta la violenza della settimana scorsa, e di astenersi da qualsiasi azione che potrebbe portare ad un'ulteriore escalation o alla perdita di vite umane". Così in una nota il portavoce del servizio europeo per l'azione esterna, Eeas.
"Pur riconoscendo il diritto alla dimostrazione pacifica - si legge nel comunicato - l'Ue si aspetta che coloro che guidano le proteste a Gaza evitino qualsiasi istigazione alla violenza, assicurino che ogni protesta, dimostrazione e assemblee restino rigorosamente non violente".
Allo stesso modo "l'Ue si aspetta che Israele rispetti il diritto fondamentale alla protesta pacifica e alla proporzionalità nell'uso della forza nel difendere i suoi legittimi interessi di sicurezza”.

ANSA

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