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migranti c hani amara reutersAnche la commissaria Ue Malmstroem denuncia: "Situazione abominevole"

Nei campi 'ufficiali' di detenzione dei migranti in Libia, nei quali vengono rimandate le persone intercettate dalla Guardia costiera libica, finanziata e addestrata dall'Ue, si verificano stupri e torture. Lo ha denunciato Joanne Liu, presidente internazionale di Medici Senza Frontiere, in una conferenza stampa a Bruxelles. Nei campi di detenzione, ha detto, "le donne incinta vengono stuprate. Vengono particolarmente prese di mira, prese e violentate".

Liu ha parlato di "crudeltà sistematica" e di "torture. So - ha aggiunto - che non ci sono bacchette magiche, ma almeno bisogna smettere di rimandare le persone in quella terra da incubo che è la Libia"oggi. Per la Liu, "i leader europei", che "si rallegrano perché meno persone arrivano sulle coste" italiane, sono "complici e vogliamo che ne rispondano". La presidente di Msf ha inviato una lettera aperta ai leader europei: "Ho visitato un certo numero di centri ufficiali di detenzione la settimana scorsa e sappiamo che questi centri di detenzione ufficiali sono solo la punta dell'iceberg - scrive - le persone vengono considerate semplicemente materia prima da sfruttare. Vengono stipate in stanze scure, luride, senza ventilazione, vivono uno sull'altro".

La situazione in Libia per i migranti è "atroce", ha detto la commissaria responsabile per il Commercio, Cecilia Malmstrom, dopo che l'organizzazione non governativa Medici Senza Frontiere ha criticato l'Unione Europea e i suoi paesi nella loro attività volta a limitare le partenze dalle coste libiche. "Ho visitato la Libia, ho visto i centri che non sono centri di accoglienza ma delle prigioni", ha spiegato Malmstrom, che nella passata legislatura era stata commissaria all'Immigrazione. "La situazione anni fa era abominevole e non ho informazioni che la sia migliorata", secondo Malmstrom. La commissaria ha ricordato che l'UE "dà anche molto denaro" alle organizzazioni internazionali come l'Alto commissariato per i rifugiati "per cercare di migliorare le condizioni in Libia".

Medici Senza Frontiere (MSF) ha inviato oggi una lettera aperta ai leader degli Stati membri e alle istituzioni dell'Unione Europea per denunciare le atroci sofferenze che le loro politiche sulla migrazione stanno alimentando in Libia. Nella lettera, inviata anche al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, Msf denuncia la determinazione dell'Europa nel bloccare le persone in Libia a qualunque costo e chiede che gli inaccettabili abusi contro le persone trattenute arbitrariamente nei centri di detenzione cessino al più presto. "Il dramma che migranti e rifugiati stanno vivendo in Libia dovrebbe scioccare la coscienza collettiva dei cittadini e dei leader dell'Europa", si legge nella lettera, firmata dalla dottoressa Joanne Liu, presidente internazionale di MSF, e da Loris De Filippi, presidente di MSF in Italia. "Accecati dall'obiettivo di tenere le persone fuori dall'Europa, le politiche e i finanziamenti europei stanno contribuendo a fermare i barconi in partenza dalla Libia, ma in questo modo non fanno che alimentare un sistema criminale di abusi", aggiungono.

huffingtonpost.it

Foto © Hani Amara / Reuters

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