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Aveva ricevuto minacce per le sue inchieste sul narcotraffico. E' il decimo nel 2016; il 93esimo in 15 anni

Un giornalista messicano che si trovava sotto protezione della polizia dal gennaio scorso, a causa delle minacce di morte che aveva ricevuto per le sue inchieste sul narcotraffico, è stato ucciso da sconosciuti nello stato di Veracruz, sulla costa orientale del Paese.

Pedro Tamayo, 43 anni, collaboratore di varie testate digitali di Veracruz, è stato sorpreso dai killer, almeno due, nella sua casa, nel centro di Tierra Blanca, una cittadina nel centro sud dello stato. Secondo fonti della procura, ha ricevuto almeno 11 colpi di arma da fuoco.

Con l'esecuzione di Tamayo sono 10 i giornalisti uccisi in Messico durante il 2016, secondo la Commissione dei Diritti Umani, mentre l'ONG Articolo 19 ha contabilizzato 93 giornalisti uccisi e 23 "desaparecidos" negli ultimi 15 anni.

Veracruz è lo stato messicano con il record di giornalisti uccisi dalla criminalità organizzata: 16 dal 2000, dei quali ben 10 dall'inizio del mandato del governatore attuale, Javier Duarte.

ats/joe.p.

rsi.ch

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