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penn chapoIl boss del narcotraffico potrebbe essere giudicato negli Stati Uniti.  Casa Bianca 'infuriata' per l'intervista dell'attore Sean Penn nel cuore della giungla in cima a una montagna

Le autorità messicane hanno formalmente avviato le procedure di estradizione negli Stati Uniti nei confronti del boss della droga Joaquin "El Chapo" Guzman, due giorni dopo al sua cattura. L'ufficio del procuratore generale ha annunciato che gli agenti messicani dell'Interpol si sono recati nella prigione di Altoplano nei pressi di Città del Messico per eseguire due mandati d'arresto. El Chapo è stato ripreso dall'esercito messicano dopo sei mesi di latitanza e una fuga rocambolesca dallo stesso carcere di massima sicurezza dove è rinchiuso oggi.

L'incontro nella giungla
L'incontro con il barone della droga messicano 'El Chapo' mentre era ancora latitante è costato l'iscrizione nel registro degli indagati a Sean Penn e a Katia del Castillo. I due attori sono indagati dalle autorità messicane per riciclaggio dopo che hanno incontrato il boss per un'intervista poi pubblicata sulla rivista Rolling Stone. L'incontro è stato ottenuto proprio grazie alla mediazione dell'attrice messicana di telenovelas Katia del Castillo, che aveva sviluppato un'improbabile amicizia con 'El Chapo' ed era anche presente quando i due si sono visti. E secondo la Cnn, che cita fonti ufficiali, le autorità messicane intendono interrogare l'attore americano e la collega messicana in merito alla loro intervista al re del narcotraffico.

Scovato grazie all'incontro
Sarebbe stato proprio l'incontro segreto tra Sean Penn e "El Chapo" (Joaquin Guzman) ad aiutare le autorità messicane a trovare il capo del cartello di Sinaloa. I contatti con gli attori e produttori del film autobiografico che il boss voleva realizzare sulla sua vita hanno infatti permesso di aprire una nuova linea di indagine per trovare Guzman.

7 ore con il boss
L'incontro si è svolto il 2 ottobre scorso, è durato sette ore ed è avvenuto in una zona della giungla nello stato messicano di Durango, al confine con Sinaloa. Secondo quanto raccontato dall'attore americano alla rivista Rolling Stone che ha pubblicato anche la foto della stretta di mano, i due hanno "mangiato, bevuto e parlato" circondati dalle guardie del corpo del boss.



Le risposte in un video
Nell'articolo intitolato 'El Chapo Speaks' (Parla El Chapo), la rivista racconta "la vita segreta dell'uomo più ricercato del pianeta", un incontro a cui partecipò anche l'attrice messicana Kate del Castillo. Anche se le parti avevano concordato che, dopo il primo incontro nelle selve, sarebbe seguita un'intervista formale otto giorni dopo, questo secondo incontro non ci fu mai. Tuttavia El Chapo inviò a Penn una registrazione video con le risposte alle domande che l'attore gli aveva mandato. L'incontro aveva l'obiettivo esclusivo dell'intervista ma Penn percepì che Guzman aveva interesse a che si facesse una pellicola sulla sua vita.

"La Dea messicana mi seguiva"
"Sono convinto che la Dea (l'agenzia anti-droga americana) e le autorità messicane seguissero ogni mio movimento in Messico", ha poi confessato Sean Penn, nell'introduzione alla sua intervista esclusiva. "Nel momento in cui sono atterrato, sono diventato sospettoso di tutto", ha aggiunto l'attore rivelando che durante la preparazione dell'intervista era costretto "a usare telefonini una sola volta e poi bruciarli, indirizzi email anonimi, messaggi criptati".

Ingegneri in Germania per il tunnel dell'evasione
Nell'intervista segreta, il boss racconta i dettagli sulla sua seconda evasione dal carcere: aveva mandato per tre mesi degli ingegneri in Germania perchè imparassero come evitare problemi scavando il lungo e profondo tunnel attraverso cui il boss è evaso da una prigione di massima sicurezza. Nella stessa intervista, raccolta in una radura nella giungla in cima a una montagna in una località segreta del Messico, 'El Chapo' si vanta anche di essere il più grande fornitore di droga del mondo e di avere una flotta di sottomarini, aerei, camion e navi.

Casa Bianca 'infuriata' per l'intervista
La "cosiddetta intervista" realizzata da Sean Penn al narcotrafficante messicano "manda su tutte le furie". Lo ha detto il chief of staff della Casa Bianca Denis McDonough interpellato dalla Cnn, affermando inoltre che la posizione di Sean Penn e degli altri coinvolti pone quesiti.

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