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esercito-ciad-contro-boko-haram-c-GettyImages13 aprile 2015
L'agenzia delle Nazioni unite per l'infanzia: «Costretti a lasciare il Nord Est del Paese». Lanciato l'hashtag #bringbackourchildhood.
Circa 800 mila bambini sono stati costretti ad abbandonare le loro case per colpa di Boko Haram, il gruppo legato allo Stato islamico che ha scatenato un conflitto militare nel Nord Est della Nigeria contro l'esercito regolare e le milizie civili di autodifesa. Il dato è stato diffuso dalll'Unicef, che ha denunciato come il numero di bambini fuggiti in altre regioni della Nigeria o attraverso il confine con il Ciad, il Niger e il Camerun sia più che raddoppiato in meno di un anno. Per questo l'agenzia delle Naizoni unite ha scelto di intitolare il suo rapporto 'Missing Childhoods', bambini scomparsi.
Ragazzini minorenni vengono utilizzati da Boko Haram come combattenti, cuochi, facchini e vedette. Le giovani donne e le ragazze sono sottoposte a matrimoni forzati e obbligate a lavorare e a subire stupri, mentre studenti e insegnanti sono stati deliberatamente presi di mira, con più di 300 scuole danneggiate o distrutte e almeno 196 insegnanti e 314 studenti uccisi dalla fine del 2014.
FONTAINE: «INFINITE TRAGEDIE». «Il rapimento di oltre 200 ragazze a Chibok è solo una delle tragedie infinite replicate in una dimensione ancora più imponente in Nigeria e nella regione. Decine di ragazze e ragazzi sono scomparsi in Nigeria. rapiti, reclutati da gruppi armati, attaccati, utilizzati come armi o costretti a fuggire dalla violenza. Hanno il diritto di riavere la loro infanzia», ha dichiarato Manuel Fontaine, direttore regionale Unicef per l'Africa occidentale e centrale.
SOSTEGNO A 60 MILA BAMBINI. L'Unicef ha intensificato la sua risposta umanitaria alla crisi. Nel corso degli ultimi sei mesi, ha fornito sostegno psicosociale ad oltre 60 mila bambini colpiti dal conflitto in Nigeria, Niger, Camerun e Ciad. Lavora inoltre con i partner per fornire acqua potabile e servizi sanitari salvavita, per ripristinare l'accesso all'istruzione con la creazione di spazi temporanei di apprendimento e fornire trattamenti terapeutici per bambini malnutriti. Per far fronte a una grave mancanza di fondi, l'Unicef ha esortato a i donatori internazionali ad aumentare fortemente il loro sostegno finanziario per le attività di soccorso.
#BRINGBACKOURCHILDHOOD. L'organizzazione delle Nazioni unite ha anche lanciato un hashtag per focalizzare l'attenzione sul devastante impatto del conflitto sull'infazia in tutta la regione, con l'hastag #bringbackourchildhood. Nell'ambito di questa iniziativa, ha scelto di usare Snapchat - una piattaforma sociale in cui i messaggi spariscono dopo essere stati letti - per evidenziare la situazione di centinaia di migliaia di bambini che hanno perso la loro infanzia a causa del conflitto.

lettera43.it

Foto © GettyImages

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