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not 20141112 766884di AMDuemila - 6 dicembre 2014
Durante una conferenza stampa, il presidente della Camera dei Deputati, Hugo Velázquez, insieme ad altri capigruppo della maggioranza, ha ufficializzato la convocazione di una sessione straordinaria per il prossimo 10 dicembre per avviare il giudizio politico contro alcuni magistrati, ministri della Corte Suprema di Giustizia: Sindulfo Blanco, César Garay Zuccolillo e Óscar Bajac. Tra gli accusati si trovava anche Victor Núñez, presidente della Corte, che si è dimesso martedì scorso.
Velázquez ha affermato di aver preso tale decisione perché è responsabilità della Camera di nei confronti della cittadinanza procedere ad una riforma corretta del Potere Giudiziario.
Uno degli accusati, Sindulfo Blanco, ha affermato che “finalmente avrà la possibilità di difendersi” ed ha aggiunto che “ci sono molte falsità e gravi intromissioni in affari di competenza esclusiva del Potere Giudiziario”. Blanco ha comunque ammesso di aver ottenuto la carica che occupa attualmente attraverso alcune irregolarità: “volevo un premio alla mia lunga carriera giudiziaria”. Tra le contestazioni nei suoi riguardi anche quella di aver affidato delle  cariche ai suoi due figli e anche sua moglie. Uno dei figli, a sua volta, ha collocato sua cognata come Capo dell’ufficio generale di verifica ed esecuzione dei contratti del Potere giudiziario.

Esiti della perizia su cellullari, proiettili e computer
Sono stati consegnati al giudice penale della città di Curuguaty, Santiago Núñez, nipote dell’ex presidente della Corte Suprema, Víctor Núñez,  gli esiti della perizia forense effettuata su 5 cellullari, proiettili, armi, il computer di Medina ed altri ritrovamenti rinvenuti nelle circa  30 perquisizioni effettuate dopo l’omicidio del giornalista e della sua assistente Antonia Almada. È stata consegnata anche la trascrizione delle intercettazioni telefoniche
I cellullari e alcune armi erano stati trovati durante la perquisizione della proprietà di Vilmar “Neneco” Acosta, ex sindaco di Ypejhú, nel Dipartimento di Canindeyú, mandante dell’omicidio.

Alcuni degli imputati si dichiarano innocenti
Tre imputati per l’omicidio si sono presentati a prestare dichiarazioni dinnanzi al giudice di Canindeyú, Cristian Roig: Eliodoro Ramón Ibañez, Fermín Ponciano e Cecilio Ramoa. Tutti e tre hanno negato ogni coinvolgimento e assicurano avere dei testimoni che non si trovavano nel luogo dell’attentato lo scorso 16 ottobre, e che conoscevano Medina solo di vista e a Neneco unicamente attraverso la stampa.
Ricordiamo che gli altri imputati, Vilmar Acosta, suo fratello Wilson Acosta e suo nipote Flavio Acosta, risultano al momento latitanti

Proseguono le indagini della Senad
Da canto suo la Senad (Segreteria Nazionale Antidroga) sta analizzando e raccogliendo tutti i dati delle indagini che hanno visto coinvolti politici, dietro richiesta della Procura, al fine di
di collaborare nelle indagini di denuncia da parte della Commissione di Lotta contro il narcotraffico del Senato su presunti vincoli tra narcotrafficanti e deputati. Tra questi compare D’Ecclessis, deputato con dei familiari stretti a quanto pare legati al narcotraffico. Uno zio e un cugino furono arrestati per traffico di cocaina negli Stati Uniti. Suo fratello è stato in carcere in Uruguay, nel 2005 un aereo da turismo con 600 kg di marijuana è precipitato nella proprietà degli D’Ecclessis, dove l’anno dopo sono stati sequestrati circa 200 kg di cocaina.
Curiosamente il ‘narcoaereo’ in questione fu ‘liberato’ per ordine del giudice Carlos Sosa Vera e due piloti lo portarono a Pedro Juan Caballero. Poche settimane dopo lo stesso aereo ‘precipitava’, ma questa volta carico di cocaina, intercettato dall’allora magistrato Arnaldo Giuzzio e dalla Senad. I piloti erano gli stessi che portarono l’aereo a Pedro Juan Caballero, uno di loro figlio del presidente della Sezione Colorada della stessa città e figlio dell’ex deputata Vedova Villaalta.

In foto da sinistra: Sindulfo Blanco, César Garay Zuccolillo, Víctor Núñez e Miguel Oscar Bajac

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