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Víctor Núñez, il vero "padrino" dei narcos a Canindeyú

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L'ex diputado Herminio Dávalos, accanto al sindaco latitante Neneco Acosta

Traduzione a cura di AMDuemila - 10 novembre 2014
da
hoy.com.py
Sebbene la deputata del Partito Colorado Cristina Villalba, sia ritenuta la presunta madrina del ricercato Vilmar Acosta Marques, sindaco di Ypejhú, la carriera politica di quest’ultimo ebbe inizio con l’aiuto dell'ex deputato per il distretto di Canindeyú Herminio Dávalos, e dell'attuale sindaco di Salto del Guairá, Eduardo Paniagua Duarte. Tanto Dávalos quanto Paniagua erano i leader del Dipartimento del movimento interno al Partito Colorado “Vanguardia Colorada", alla guida del senatore Luis Alberto Castiglioni e di Javier Zacarías Irún.
Dalle primarie interne del Partito Colorado per le elezioni municipali del 2010, venne scelto per Vanguardia Colorada il candidato vincitore, che avrebbe rappresentato la lista 1 in lizza per la carica di Ypejhú. Fu così che Vilmar Acosta in veste ‘colorada’ riuscì ad accedere successivamente alla carica di sindaco.
Questa settimana, nelle varie interviste rilasciate ai mezzi di comunicazione, Dávalos ha negato di essere padrino o protettore del latitante “Neneco” Acosta, tuttavia tutti gli indizi indicano il contrario.
Dávalos è conosciuto per la sua stretta vicinanza al ministro Víctor Núñez, anzi, durante la conferenza stampa del ministro della Corte Suprema martedì scorso quest'ultimo ha riconosciuto la sua relazione di amicizia con l'ex legislatore.
Tra loro ci sarebbero vincoli commerciali. Addirittura, l'attuale sede del Potere Giudiziario a Salto del Guairá si trova in un edificio di proprietà dell'ex legislatore, mentre in un altro dei suoi immobili, si trova il Tribunale della Pace della capitale del Dipartimento.
Recentemente, un immobile urbano è stato donato dalla municipalità di Salto del Guaira, rappresentata da Eduardo Paniagua, per la costruzione del Palazzo di Giustizia (donazione già accettata dalla Corte Suprema di Giustizia). Questo immobile era stato donato a sua volta al municipio di Salto da un "facoltoso imprenditore” della “frontiera” legato alla malavita, un certo Ronaldo. Donazione fatta per intermediazione di Dávalos e Paniagua.
È vox populi, a Salto del Guairá, che la maggior parte dei funzionari del Potere Giudiziario a Canindeyú hanno avuto il posto grazie all’intermediazione di Dávalos, forte della sua stretta relazione con il ministro Víctor Núñez, che in varie occasioni è stato visto frequentare la residenza dell'ex legislatore e partecipare in alcune riunioni sociali.

Connessioni che parlano da sè
L'avvocato Domingo Mendieta, fu il difensore di Vilmar "Neneco" Acosta nel processo per omicidio che vide imputati lui e suo padre nel 2011. Mendieta era allo stesso tempo procuratore generale a Canindeyú ed attivo integrante del movimento liderato da Dávalos nel dipartimento di Canindeyú, "Vanguardia Colorada”.
L'assistente della presidenza del Tribunale di Appello di Canindeyú che concedette la libertà a Neneco Acosta, (Nora Concepción Sosa Antunez), è moglie dell'attuale sindaco di Salto della Guaira, Eduardo Paniagua Duarte.
Un altro degli avvocati di Acosta è Braulio Duarte il quale lo difese quando la sua candidatura venne impugnata da Julían Núñez (ucciso in seguito) dinnanzi al Tribunale Elettorale di Ciudad del Este e dinnanzi alla Corte Costituzionale, allora presieduta da Víctor Núñez.
Duarte fu anche procuratore generale per il movimento "Vanguardia Colorada", guidato da Dávalos in Canindeyú ed è attuale assessore al Comune di Ciudad del Este.
Tutti gli indizi indicano che il deputato Dávalos, nonostante lo neghi, è il vero padrino politico e protettore di Neneco Acosta, al punto di intercedere, a suo tempo, con il ministro Núñez, sovrintendente della circoscrizione di Canindeyú, e dinnanzi ai giudici della Corte affinché Acosta fosse ammesso a partecipare alle elezioni primarie interne al Partito Colorado.
Inoltre, il sindaco di Salto del Guairá è noto per la sua vicinanza con Claudecir da Silveira, alias "Mano", uno dei principali "imprenditori" della malavita a Canindeyú, ricercato dalla giustizia brasiliana, vincolato ad affari illeciti come furto di camion e narcotraffico.
Anni addietro, Paniagua lavorava come avvocato della famiglia Silveira e di altri "nomi noti" vicini all'ambiente della mafia di frontiera.
Claudecir da Silveira è socio di Ronaldo, lo stesso "imprenditore" che donò al municipio la proprietà per la sede del Potere Giudiziario.
A questo punto, non ci vuole molto per concludere che Núñez, ammesso che non abbia partecipato direttamente nelle azioni sopra indicate, ne era almeno necessariamente al corrente, e se così non fosse, è comunque responsabile di una negligente gestione dal punto di vista della sua carica.

Ex deputato conferma l’amicizia con Núñez
L'ex deputato colorado Herminio Dávalos ha negato qualsiasi vincolo con il sindaco latitante di Ypehú, Vilmar "Neneco" Acosta Marqués, mandante dell’omicidio del giornalista Pablo Medina. Tuttavia, ha manifestato che da 12 anni è amico personale del ministro della Corte Víctor Núñez.

Le relazioni del ministro Víctor Núñez


- Víctor Núñez, Ministro della Corte Suprema di giustizia, sovrintendente della Circoscrizione di Canindeyù. Legato da una stretta amicizia con l’ex deputato colorado Herminio Dávalos, mentore e padrino politico di Vilmar “Neneco” Acosta, legame riconosciuto dal ministro stesso. Ha partecipato a diversi incontri sociali nella residenza dell’ex legislatore a Salto del Guaira.

- Neneco Acosta, sindaco di Ypehjù. Imputato per essere ritenuto il mandante dell’omicidio del giornalista Pablo Medina. Attualmente latitante. Intraprese la carriera politica all’interno del Movimento “Vanguardia Colorada” i cui leader di Dipartimento erano l’ex deputato Herminio Dávalos e Eduardo Paniagua, attuale sindaco di Salto del Guaira.

- Herminio Dávalos, Ex deputato colorado nel periodo 2008-2013. Mentore politico di “Neneco” Acosta. È il proprietario di due immobili dove sorgono le sedi giudiziarie a Salto del Guairà. Ha organizzato diversi ‘barbecue’ nella sua residenza di Salto, ai quali partecipava anche il ministro Núñez. Ha collocato alcuni dei suoi ‘fedelissimi’ in alcune cariche giudiziarie della zona, grazie al suo legame con il ministro Núñez.

- Eduardo Paniagua, sindaco di Salto del Guairá. Candidato nel 2010 per “Vanguardia Colorada”. Uno dei leader politici regionali del movimento, insieme all’ex deputato Herminio Dávalos. Fu avvocato della famiglia di Claudecir Da Silveira, alias “Mano”, un brasiliano ricercato nel suo paese per diversi delitti. Nel novembre del 2010, Paniagua minacciò il giudice Diosnel Giménez, durante una perquisizione nell’abitazione di un contrabbandiere.

- Domingo Mendieta, avvocato di Vilmar “Neneco” Acosta nel processo per omicidio doloso iniziato nel gennaio del 2011, era contemporaneamente procuratore generale a Canindeyù per “Vanguardia Colorada”, di cui era leader in zona Herminio Dávalos.

- Rosalinda Guens, magistrato destituito dal “Jurado de Enjuiciamiento de Magistrados”.  Destituita nel settembre di quest'anno per un conflitto con i “macoñeros” nella riserva Mburucuyà. Ha fatto parte della Corte di Appello di Salto del Guairà, insieme a Venancio López e Justo Pastor Benitez (entrambi destituiti e vicini a Núñez), che determinò nel marzo del 2011 la libertà di “Neneco” Acosta imputato per omicidio doloso. Vicina al ministro della Corte, Victor Núñez.

- Nora Concepción Sosa Antúnez, è stata l’assistente della presidenza del Tribunale di Appello di Canindeyù. Concesse la libertà a Neneco Acosta. È moglie dell’attuale sindaco di Salto del Guaira, Eduardo Paniagua Duarte, del movimento Vanguardia Colorada e alleato di Herminio Dávalos


Catturato il più sanguinario collaboratore del narco latitante Vilmar "Neneco" Acosta

Traduzione a cura di AMDuemila - 10 novembre 2014
da
abc.com.py
Detenuto avrebbe aiutato a fuggire il sindaco ‘Colorado’ da Ypejhú
Il ‘capanga’ più sanguinario ed uomo di fiducia del sindaco latitante di Ypejhú, Vilmar "Neneco" Acosta Marques, è stato catturato ieri pomeriggio. Secondo la Polizia, Benigno Rodríguez alias "Benigno Hû" ha aiutato "Neneco" a fuggire dalla giustizia al arrivare in Brasile, dopo l’omicidio del giornalista di ABC Color, Pablo Medina, e della sua accompagnatrice Antonia Almada.
Rodríguez Barrios (37) è stato arrestato mentre usciva dal suo nascondiglio, nelle vicinanze della tenuta “Dos Naciones”, proprietà del sindaco latitante.
Il detenuto, è considerato uno dei collaboratori più sanguinari di "Neneco", e avrebbe alle spalle pesanti antecedenti ed ordini di cattura internazionali per diversi reati, è incriminato anche in Curuguaty. Benigno "Hû", come viene chiamato, sarebbe uno dei principali elementi della rete di narcos diretta da Acosta, accusato di essere il mandante dell'assassinio del corrispondente del nostro giornale Pablo Medina.
Rodríguez Barrios è stato catturato intorno alle 14:00 durante un’operazione degli agenti del commissariato 6ª di Ypejhú e del nuovo Gruppo Speciale di Operazioni (GEO) che opera nella zona. Il commissario Sebastián Ramírez, responsabile dell'operazione, ha spiegato di avere sorpreso Benigno Hû mentre usciva dalla zona conosciuta come "Cerro Guy", nelle vicinanze della tenuta "Dos Naciones", dove il 22 ottobre scorso è stato smantellato il principale centro di elaborazione della marijuana della rete di Acosta Marques.
Secondo quanto riferito il detenuto avrebbe aiutato il sindaco a fuggire da Ipejhú, dopo i primi sospetti nei suoi confronti a seguito dell’omicidio del nostro compagno. Apparentemente, Benigno "Hû" avrebbe portato Acosta da Ypejhú a Corpus Christi e successivamente a La Paloma, dove si è rifugiato per alcuni giorni nella tenuta del sindaco di quest’ultima città, Carlos Villalba, fratello della deputata colorada, María Cristina Villalba.
Il "clan" Villalba, a sua volta, è sospettato non solo di avere aiutato Acosta a nascondersi, ma di averlo aiutato anche posteriormente a raggiungere la città brasiliana di Sete Quedas, dove il mandante dell'attentato contro Medina ha rinnovato la sua patente avvalendosi della sua doppia nazionalità. Il commissario Ramírez ha sottolineato che le Istituzioni sono ben determinate a sgretolare la struttura criminale gestita da Acosta e che l’impegno della polizia continuerà senza sosta per arrestare tutti i suoi collaboratori.

Assalto al Commissariato
Benigno Hû è un pericoloso criminale di frontiera, coinvolto in diversi fatti eclatanti di traffico di droga, e lo stesso Pablo Medina aveva scritto nei suoi articoli che era uno dei killer più sanguinari al servizio del gruppo di "Neneco" Acosta Marques.
La sua cattura presuppone un duro colpo alla logistica dell'organizzazione criminale di "Neneco", al punto che circolavano voci riguardo l’intenzione dei “marihuaneros” di prendere d’assalto il commissariato per liberarlo. Per questo sono state appunto rafforzate le misure di sicurezza per ordine del giudice Lorenzo Lezcano, recatosi subito sul posto, nonostante le strade intransitabili.
È possibile, secondo il pubblico ministero, che Ramírez venga trasferito nella città di Curuguaty attraversando il territorio del Brasile.

Ramirez parte del primo cerchio
Il giudice Lorenzo Lezcano che ha diretto l'operazione che ha portato alla detenzione di Benigno Ramírez, ha assicurato alla nostra testata che l'uomo in arresto fa parte del ‘primo cerchio di mattoni del muro di sostegno’ del sindaco latitante. Il ‘capanga’ è incriminato in Curuguaty per possesso e traffico di stupefacenti e diversi ordini di cattura pendono sulla sua testa.

Popolazione intimorita
La criminalità organizzata intimorisce e terrorizza la maggior parte degli abitanti dei distretti appartenenti al Dipartimento di Canindeyú, dove il narcotraffico si estende principalmente con la coltivazione della marijuana. A radice di questa situazione molte volte risulta difficile ottenere informazione o testimoni dei fatti criminali. Lo Stato deve essere più presente nella zona.


"Neneco" Acosta in Brasile 12 giorni dopo l’omicidio Medina

Traduzione a cura di AMDuemila - 10 novembre 2014
da abc.com.py
Il sindaco latitante di Ypejhú ha rinnovato personalmente la propria patente a Sete Quedas (Brasile), 12 giorni dopo l'assassinio del nostro corrispondente Pablo Medina, e di Antonia Almada.
Lo ha confermato il giudice Lorenzo Lezcano. Sete Quedas si trova di fronte a Corpus Christi (Canindeyú), vicino alla tenuta dei suoi amici.
Secondo i dati in possesso di Lezcano, la Polizia Militare del Brasile ha confermato alla Polizia Nazionale le pratiche che stava portando avanti "Neneco" come cittadino brasiliano, in Sete Quedas, a poco più di una settimana del duplice omicidio avvenuto in Curuguaty, dopo la perquisizione della sua abitazione. Tra il 28 e 30 ottobre, il latitante ha attraversato la frontiera per rinnovare la sua patente, ciò fa supporre che non aveva il minimo timore di essere fermato. Inoltre, questo dato confermerebbe la versione che il sindaco sarebbe stato scortato da due motovedette della polizia per andare in Brasile.

Doppia nazionalità
Lezcano ha confermato inoltre ai giornalisti in Curuguaty che "Neneco" Acosta Marques ha la doppia nazionalità, grazie alla quale una volta attraversa la frontiera diventa cittadino brasiliano e non può essere reclamato dalla Giustizia paraguaiana perché non esiste trattato di estradizione tra il nostro paese ed il Brasile.
La Polizia Militare del Brasile ha inviato ai loro colleghi del Paraguay alcuni documenti che dimostrano che il personaggio in questione è in possesso del CPF, l’equivalente alla nostra carta di identità, che certifica la sua nazionalità brasiliana", ha spiegato Lezcano.
Una strategia messa in atto da Vilmar Acosta consapevole di non poter essere stradato in Paraguay. Il pubblico ministero ha comunque riferito che a questo punto "rientra nelle competenze della Procura delle Relazioni Internazionali" ed ha assicurato “che si sta lavorando al riguardo, si stanno eseguendo ordini di arresto ad Asunción in risposta agli ordini di cattura internazionale, compito a carico della collega Sandra Quiñónez."

Traduzione degli articoli a cura di AMDuemila

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