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fukushima-bonifica-web20 agosto 2013
Roma. Circa 300 tonnellate di acqua radioattiva suono fuoriuscite dalla centrale nucleare di Fukushima, colpita dallo tsunami del marzo 2011. Nel corso di una conferenza stampa, la Tepco, che gestisce la centrale, ha spiegato che la quantità di acqua sfuggita al controllo, che viene utilizzata per raffreddare i reattori danneggiati, è molto più grande dei 120 litri stimati inizialmente.

La Tepco ha ammesso di non aver capito come o da dove l'acqua è fuoriuscita, ma pensa si sia trattato di una valvola vicino a un canale di scolo.

Le radiazioni beta emesse raggiungono il livello molto alto degli 80 milioni di becquerel per litro. Il becquerel misura l'energia radioattiva sprigionata da una fonte. Le rilevazioni nei pressi dell'acqua toccano i 100 millisievert per ora, cinque vole il limite di esposizione annuale per i lavoratori.

La fuga di acqua radioattiva è stata classificata "incidente di livello 1" dalle autorità giapponesi che hanno competenza sul nucleare. Preoccupato, il governo sudcoreano ha confermato le notizie che arrivano dal Giappone e chiesto che Tokyo spieghi  lo sversamento di acqua contaminata nell'Oceano Pacifico.

Dall'11 marzo 2011, il governo giapponese e la Tepco sono stati costretti a costruire nuove protezioni intorno alle vasche che contengono l'acqua contaminata dei tre
reattori fusi. La grande quantità di acqua radioattiva a Fukushima è una delle questioni più importanti da affrontare relative all'impianto nucleare. La bonifica della centrale potrebbe durare decenni. Ci sono state anche altre perdite di acqua che si è poi riversata in mare. I dipendenti della struttura stanno provando a ridurre le perdite utilizzando misure come la costruzione di muri sotterranei con agenti chimici, ma per adesso ci sono stati pochi miglioramenti.
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Tratto da: repubblica.it

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