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aula tribunale c imagoeconomicaTra imputati nipote padrino catanese, ha avuto 15 anni
di AMDuemila

Messina. Il gup di Messina ha condannato a pene comprese tra 3 anni e 6 mesi e 15 anni 19 persone accusate a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione, trasferimento fraudolento di valori, turbata libertà degli incanti, esercizio abusivo dell'attività di giochi e scommesse, riciclaggio e possesso illegale di armi. Due gli assolti. Il processo istruito dalla Procura di Messina, guidata da Maurizio De Lucia, nasce dall'inchiesta denominata Beta che era stata condotta dall'allora capo facente funzione, Sebastiano Ardita. L'indagine aveva fatto luce su una "cellula" della cosca catanese dei Santapaola a Messina. I boss - a capo c'era il cugino di Nitto Santapaola Vincenzo Romeo, condannato a 15 anni - facevano affari, si aggiudicavano concessioni in materie di giochi e scommesse e intrattenevano contatti di alto livello con esponenti del mondo industriale, politico, istituzionale. L'inchiesta ha svelato operazioni finanziarie, attività di riciclaggio e speculazioni i cui proventi andavano a rimpinguare le casse del clan. La "famiglia" stringeva alleanze con i calabresi delle 'ndrine e i pugliesi della Sacra Corona Unita. "La madre è Santapaola... la sorella di Nitto... il padre... il padre di lui ha avuto il 41 bis. Perchè lui li fa mettere a tutti d'accordo... lei deve considerare che lui è molto... è giovanissimo ma è molto rispettato dai calabresi", diceva uno degli affiliati non sapendo di essere intercettato parlando di Romeo. L'inchiesta portò all'arresto di 28 persone. Il clan avrebbe avuto interessi negli appalti pubblici e avrebbe potuto contare sulla complicità di funzionari comunali.
I boss diversificavano gli investimenti e avevano le mani sulle corse clandestine di cavalli, sulle scommesse e sui video-poker. In cella finì anche Lorenzo Mazzullo, autista in Procura che passava informazioni ai boss. Al pentito Biagio Grasso sono stati inflitti 6 anni e 4 mesi. Il gup ha disposto il sequestro di beni per 4 milioni di euro. Il processo è stato celebrato in abbreviato.

Fonte: ANSA

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