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Lunedì scorso l'omaggio a Rosario Livatino, al Palazzo di giustizia di Palermo, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del quale sono stati ricordati anche il giudice Antonino Saetta e il figlio Stefano, uccisi il 25 settembre 1988 sulla stessa strada. La figura di Saetta, scrive oggi la Anm di Palermo, "resta indelebile nel ricordo della magistratura italiana, quale altro esempio di magistrato integerrimo e lontano dai riflettori, caduto nella lunga e cruenta battaglia contro la criminalità organizzata, quel 25 settembre". Data, questa, che evoca anche l'uccisione di Cesare Terranova e Lenin Mancuso, avvenuta nel 1979. "E Saetta e Terranova - conclude l'Anm - commemoriamo oggi, quali altri esempi dell'altissimo prezzo pagato dalla magistratura siciliana nel tempo".

Fonte: AGI

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