Differire di "almeno 3 mesi" l'entrata in vigore della riforma delle intercettazioni, prevista per il primo marzo. A chiedere un nuovo stop dell'efficacia delle nuove regole sugli ascolti è la Sesta Commissione del Csm, che giudica "assolutamente inadeguato" il tempo rimasto per "la complessità delle misure organizzative e tecniche da adottare, anche a tutela della sicurezza dei dati, e del numero di Uffici di procure che dovranno dotarsi di strumenti nuovi e articolati", come sottolinea in un parere al ministro Bonafede domani all'esame del plenum.
ANSA
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Intercettazioni: Csm, differire entrata vigore riforma
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