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di Cristina Palazzo
L'incidente sulla strada tra Agliano e Costigliole d'Asti, non lontano dalla casa dei genitori

È stato investito e ucciso lungo la strada tra Agliano e Costigliole d'Asti, il pm Marcello Musso. Il sostituto procuratore di Milano, 67 anni a luglio ha fatto parte per lunghi anni della Dda di Milano, occupandosi anche del processo su alcuni omicidi di mafia che vedevano imputato Totò Riina. Ma è stato con il processo a Martina Levato e Alexander Boettcher, la cosiddetta coppia dell'acido che 'puniva' le loro vittime gettando loro in viso sostanze caustiche, a diventare noto alle cronache. Martina Levato è stata condannata definitivamente a 19 anni e 6 mesi, Boettcher a 21 anni. Per quel caso era stato anche minacciato con delle lettere anonime che aveva ricevuto a casa, in seguito la prefettura di Milano gli aveva assegnato la scorta di protezione.
Piemontese d'origine, Musso era in vacanza ad Agliano, nell'Astigiano, dove tornava ogni estate per stare con sua madre, quando è rimasto vittima di un incidente stradale. Proprio per la festività di Ferragosto, aveva scelto di passare un paio di giorni con tutta la sua famiglia, i fratelli, la sorella e i nipotini; dopo pranzo era uscito per una passeggiata in sella alla bici, che tanto amava, ma mentre stava rientrando, intorno alle 15, a circa venti metri dalla casa dei suoi genitori, un'auto lo ha investito e ucciso.
Da una prima ricostruzione, viaggiava sulla strada provinciale a scorrimento veloce, con il limite a 70 chilometri orari; stava svoltando a sinistra per entrare nel vialetto quando una Fiat Stilo, guidata da un agricoltore di 49 anni, lo ha travolto. Il conducente si è fermato per soccorrerlo e ha lanciato subito l'allarme ma per lui non c'è stato nulla da fare: le ferite erano profonde ed è morto sul colpo. L'equipe medica del 118 intervenuta con l'elisoccorso non ha potuto fare altro che constatare il decesso. Il conducente dell'auto è stato portato in ospedale per gli accertamenti tra cui l'alcool test a cui è risultato negativo, è ancora sotto choc. I carabinieri della Compagnia di Canelli stanno lavorando per ricostruire ogni attimo e poter capire cosa sia successo, se non ci sia stata la segnalazione della svolta o quale sia stata la causa.

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