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Condannato anche l'ex governatore regionale delle Misericordie
di AMDuemila
Il giudice delle indagini preliminari di Catanzaro, Carmela Tedesco, ha inflitto sessantacinque condanne nell'ambito del processo in abbreviato scaturito dall'operazione della Direzione diastrettuale antimafia, denominata "Jonny", sulle infiltrazioni delle cosche di Isola Capo Rizzuto nel centro di accoglienza per richiedenti asilo.
Il Cara era gestito dalla Confraternita delle Misericordie e il giudice ha condannato a 17 anni e 4 mesi anche l'ex governatore regionale delle Misericordie, Leonardo Sacco, considerato il terminale affaristico delle cosche di Isola Capo Rizzuto, che dovrà, tra l'altro risarcire la confraternita nazionale, oltre che quelle di Calabria e Basilicata. Le accuse vanno dall'associazione mafiosa, all'estorsione, porto e detenzione illegale di armi, intestazione fittizia di beni, malversazione ai danni dello Stato, truffa aggravata, frode in pubbliche forniture e altri reati di natura fiscale.
La sentenza a carico degli 85 imputati è arrivata nella tarda mattinata di ieri e sono state inflitte pesanti condanne che vanno dai sei ai vent'anni, come richiesto dai pm, i sostituti Domenico Guarascio e Debora Rizza e i procuratori aggiunti Vincenzo Capomolla e Vincenzo Luberto, segno che il giudice ha ampiamente condiviso l'impianto accusatorio che ha svelato le infiltrazioni della cosca Arena nel tessuto economico di Isola Capo Rizzuto ed in particolare nella gestione del Centro di accoglienza.
Giuseppe Arena, considerato il reggente del clan, è stato condannato 16 anni e 4 mesi di reclusione; mentre Pasquale Arena, che aveva guidato la cosca fino alla scarcerazione del fratello e che aveva un ruolo preminente nel settore delle scommesse e del gioco d'azzardo nel crotonese ed in Italia attraverso la Kroton Games, è stato condannato a 20 anni e 2 mesi di reclusione, due mesi in più della richiesta del pm.
Condannati anche Antonio Poerio (20 anni di reclusione) e Fernando Poerio (19 anni e 4 mesi), titolari del Quadrifoglio, l'azienda che svolgeva il servizio mensa nel Cara.
Diciotto le persone assolte e non doversi procedere per intervenuta prescrizione nei confronti di due imputati. Risarcimenti riconosciuti anche all'associazione Libera, al Comune di Isola Capo Rizzuto, al Ministero dell'Interno e al privato Antonio Frustaglia.

Foto © Imagoeconomica

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