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Torino. Nessuna delle presunte vittime delle estorsioni, dei furti, delle rapine e dei danneggiamenti compiute dalla 'ndrangheta nella zona di Asti si è costituita parte civile all'apertura dell'udienza preliminare, oggi a Torino, dell'operazione 'Barbarossa', originata da un'inchiesta del Nucleo investigativo dei carabinieri della città piemontese. Le 'persone offese' sono soprattutto imprenditori edili, gestori di aziende agricole e anche commercianti, alcuni dei quali avevano problemi economici o debiti da saldare. A costituirsi parte civile sono stati invece i Comuni di Asti e Costigliole d'Asti. Entrambi gli enti sono assistiti dall'avvocato Giulio Calosso. Per l'inchiesta 'Barbarossa' la direzione distrettuale antimafia di Torino ha chiesto trenta rinvii a giudizio. I cinquantuno capi d'accusa messi a punto dai pubblici ministeri si riferiscono a traffici di droga, armi, estorsioni, furti, infiltrazioni nel tessuto economico e - una novità per quel che riguarda il Nord-Ovest - nel mondo del calcio locale. A celebrare l'udienza è il gup Stefano Sala.

ANSA

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