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alemanno gianni c imagoeconomica

Roma. "Assolto con la formula più ampia possibile dalle accuse di corruzione e finanziamento illecito". E' quanto hanno chiesto gli avvocati Pietro Pomanti e Franco Coppi, difensori dell'ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, nel corso del procedimento, uno dei filoni dell'indagine sul Mondo di mezzo, che lo vede imputato. La Procura di Roma nei giorni scorsi ha sollecitato una condanna a cinque anni di carcere. "Nel milione di intercettazioni telefoniche e ambientali della maxindagine - affermano i difensori - non ce n'è una in cui si dica che ha preso soldi da sindaco o che è un corrotto o che ha compiuto qualcosa che non avrebbe dovuto fare: quei 10mila euro dati da Formula Sociale altro non erano che un regolare versamento tramite bonifico che riguarda la Fondazione Nuova Italia". Secondo i difensori, inoltre, ciò che "Franco Panzironi (ex ad di Ama ndr) faceva nella municipalizzata dei rifiuti non lo faceva con o per l'allora sindaco Alemanno, qui si vuole far passare Panzironi per uno strumento di Alemanno, che per la vicenda Mafia Capitale è stato archiviato. All'ex ad di Ama sono addebitate vicende che neanche hanno sfiorato Alemanno. Allora, come si fa a dire che Panzironi faceva il lavoro sporco per Alemanno", concludono.

ANSA

Foto © Imagoeconomica