Roma. "Apprendiamo dalla stampa la notizia delle gravissime parole pronunciate dal generale Mori. Altrettanto grave è che lo stesso generale sia stato invitato in una scuola a parlare di legalità su proposta di una parente di altro ufficiale, pure condannato dalla Corte d'Assise di Palermo nel cosiddetto processo sulla trattativa Stato-Mafia. Il fatto che un imputato, condannato in primo grado, possa ambiguamente riferirsi a magistrati e, subito dopo, parlare di nemici rispetto a cui sperare di vivere abbastanza per vederne la morte, è inaccettabile". Lo afferma Cristina Ornano, segretario di Area democratica per la giustizia, il gruppo che rappresenta le toghe progressiste. "Si tratta purtroppo di una ulteriore manifestazione del clima di delegittimazione della magistratura e del suo ruolo che cresce nel Paese. Esprimiamo solidarietà e vicinanza a tutti i colleghi impegnati nella delicata attività di accertamento dei fatti, riguardo ad un momento drammatico della storia del Paese", conclude Ornano.
ANSA
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