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cucchi stefano ilaria porta porta c imagoeconomicaNuova svolta dopo le ammissioni del carabiniere Francesco Tedesco nel processo sul pestaggio subito dal geometra romano

ROMA.
Tra gli indagati del nuovo filone di indagine sull'omicidio di Stefano Cucchi ci sono anche il luogotenente Massimiliano Colombo, comandante della caserma di Tor Sapienza - una delle stazioni dove Cucchi fu trattenuto - e Francesco Di Sano, carabiniere della stessa stazione di Tor Sapienza. Colombo sarà interrogato la prossima settimana dai pm.

Nei giorni scorsi è stato sottoposto ad una perquisizione: l'atto istruttorio puntava ad individuare eventuali comunicazioni tra lui e i suoi superiori dell'epoca sul caso Cucchi.

Il nuovo filone, avviato dopo l'audizione di Di Sano nel processo principale, è composto da due distinti fascicoli per falso ideologico (oltre a Colombo e Di Sano, altri due carabinieri indagati) e soppressione di documento pubblico.

Rispondendo alle domande del pm Giovanni Musarò, il militare dell'arma il 17 aprile scorso ammise di avere modificato l'annotazione di salute di Cucchi. "Mi chiesero di farlo - racconto davanti alla prima corte d'assise - perché la prima era troppo dettagliata. Non ricordo per certo chi è stato; certo il nostro primo rapporto è con il Comandante della Stazione, ma posso dire che si è trattato di un ordine gerarchico".

Durante l'udienza di ieri del processo ai cinque carabinieri per reati che vanno, a seconda delle diverse posizioni, dall’omicidio preterintenzionale alla calunnia fino al falso, il pm Giovanni Musarò aveva reso note tre deposizioni nelle quali uno dei carabinieri imputati, Francesco Tedesco, ha accusato i colleghi Raffaele D'Alessandro e Alessio Di Bernardo della violenta aggressione. "Fu un attacco combinato di calci e pugni" aveva riferito, Tedesco che verrà ascoltato entro gennaio in aula nell'ambito del dibattimento in corso.

roma.repubblica.it

In foto: Ilaria Cucchi e il fratello Stefano sullo sfondo © Imagoeconomica

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