Il pentito potrebbe essere libero tra due anni
Reggio Emilia. Il pentito Giuseppe 'Pino' Giglio non ricorrerà in Cassazione. Per il collaboratore di giustizia del processo Aemilia in corso di svolgimento a Reggio Emilia - il più grande mai celebrato nel Nord Italia contro la 'Ndrangheta - dunque la sentenza diventa definitiva, come si legge sulla stampa locale reggiana.
Il suo avvocato Luigi Li Gotti - noto per aver difeso celebri pentiti come Tommaso Buscetta e Giovanni Brusca - ha deciso di non impugnare la pena decretata nel rito abbreviato in Appello.
Giglio era stato condannato a 12 anni e sei mesi in primo grado, poi ridotti a sei grazie allo sconto di pena per la sua collaborazione. "Il mio assistito ha già scontato tre anni e mezzo. Nel giro di due anni conta di essere libero, poi si avvarrà delle legge che tutela i pentiti, cambiando la propria identità per rifarsi una vita", ha dichiarato il legale Li Gotti.
Sempre per quanto riguarda l'abbreviato, sono cinque gli altri condannati che hanno deciso di non ricorrere in Cassazione. Ieri il pm ha depositato la lista dei nomi per i quali la sentenza passerà in giudicato. Si tratta di Domenico Amato (3 anni e 8 mesi), Giuseppe Manica (10 mesi), Antonio Muto (classe 1973, assolto), Raffaele Oppido (2 anni e 8 mesi) e Alfonso Patricelli (assolto). Ricorreranno invece alla Suprema Corte quelli che sono considerati i vertici del clan ossia Nicolino Sarcone, Alfonso Diletto, Romolo Villirillo, Francesco Lamanna e Antonio Gualtieri oltre ai reggiani Marco Gibertini, Giuseppe Pagliani e Domenico Mesiano.
ANSA
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