Roma. "Ci troviamo di fronte a una scadenza imminente e a una normativa inutilizzabile". Così il presidente dell'Anm Eugenio Albamonte (in foto) ha sintetizzato il suo punto di vista sulla riforma delle intercettazioni che a luglio entrerà in vigore nella sua parte più delicata, quella dell'archivio riservato per le captazioni ritenute non rilevanti. Albamonte, che a breve terminerà il suo incarico, è intervenuto a conclusione del convegno sulle intercettazioni organizzato dai penalisti romani, presieduti da Cesare Placanica che ha moderato l'incontro svoltosi nella sala Europa della Corte d'Appello di Roma con la partecipazione di tanti esponenti di molte camere penali tra le quali quelle di Milano, Torino, Firenze. "Lanciamo una specie di messaggio in bottiglia, in assenza di interlocutori politici - ha aggiunto Albamonte riferendosi alle difficoltà della nascita del nuovo governo - e senza sapere se ci sarà la volontà di raccoglierlo. C'è un ritardo enorme nella definizione delle linee guida, mancanza di spazi per le sale d'ascolto, di infrastrutture e di riservatezza. Occorre un congruo rinvio”.
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Intercettazioni: Albamonte (Anm), normativa inutilizzabile
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