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Palermo. La terza sezione del Tribunale di Palermo, presieduta da Vincenzina Massa, ha condannato cinque imputati nel processo scaturito dall'operazione "Destino" nella quale finirono in manette nel 2014 alcuni presunti affiliati dei clan mafiosi di Carini e in particolare i parenti dell'anziano boss Angelo Antonino Pipitone, che era capomafia di Torretta. Una perizia medica lo ha giudicato incapace e a 74 anni l'anziano ex allevatore è uscito dal processo. La pena più alta è stata inflitta a Benedetto Pipitone che ha avuto 7 anni; 4 anni e 7 mesi per Epifania Pipitone (figlia di Angelo Antonino); 3 anni e 3 mesi per Graziella Pipitone; 3 anni per Angela Conigliaro; e 2 anni per Franca Pellerito. Gli imputati erano accusati a vario titolo di estorsione, danneggiamenti, trasferimento fraudolento di valori nel tentativo di evitare i sequestri di prevenzione. Il Tribunale ha dichiarato la prescrizione per Vincenzo Caruso accusato di trasferimento fraudolento di valori. Caruso è assistito dall'avvocato Jimmy D'Azzò. Disposti risarcimenti (da calcolare però in sede civile) per il Centro Pio La Torre e per le vittime delle estorsioni assistite dall'avvocato Cinzia Pecoraro. 

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