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A processo per kalashnikov e altre armi, sentenza a novembre
Torino. Sei anni di carcere è la condanna chiesta dal pm Roberto Sparagna, a Torino, per Francesco D'Onofrio, 61 anni, un ex presunto militante dell'organizzazione terroristica Prima Linea processato per il possesso di dieci kalashnikov e altre armi.
La vicenda è legata all'inchiesta Minotauro sulla presenza della 'ndrangheta in Piemonte. Un pentito, fra l'altro, aveva indicato in D'Onofrio (che negli anni Ottanta fu condannato per la presunta partecipazione a un gruppo affiliato a Prima Linea, il Colp) un vero e proprio boss della criminalità organizzata calabrese. Dichiarazioni che D'Onofrio ha smentito: "La verità è che con il mio passato mi sono fatto un nome. E qualcuno, forse per darsi importanza, dice di conoscermi e tenta di tirarmi dentro a certe situazioni. Ma io sono completamente estraneo a quelle condotte e persino a quelle mentalità".
L'arsenale di cui è accusato D'Onofrio non è mai stato ritrovato. La sentenza è prevista a novembre.

ANSA

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