La ragione del provvedimento del Csm è che sugli stessi fatti è già in corso un processo penale.
Roma. La sezione disciplinare del Csm ha sospeso il procedimento a carico del sostituto pg di Palermo Domenico Gozzo, accusato di aver rivelato a una giornalista di un quotidiano il contenuto di atti di indagine ancora coperti da segreto, come il colloquio intercettato nel carcere di Opera tra Totò Riina e il figlio Giovanni, in cui il boss aveva dato l'indicazione di uccidere alcuni magistrati di Palermo e reso noto così il conseguente alto rischio di attentati per i pm Nino Di Matteo, Francesco Del Bene e Roberto Tartaglia.
La ragione è che sugli stessi fatti è in corso un processo penale a Catania, ormai nella fase conclusiva e il tribunale delle toghe , accogliendo la richiesta della difesa, ha deciso di fermarsi in attesa della sentenza. La vicenda risale agli anni in cui Gozzo era procuratore aggiunto a Caltanissetta. E davanti al Csm il pm è accusato anche di aver tenuto un comportamento scorretto nei confronti del capo dell'epoca e dei colleghi coassegnatari del procedimento su Riina perché la pubblicazione avrebbe compromesso la segretezza delle indagini.
livesicilia.it
Foto © Giorgio Barbagallo